D’Eramo (Lega) su politiche agricole
01 Febbraio 2024 - 18:41:32
“Come nel resto d’Europa e nelle altre regioni italiane, negli ultimi
anni anche in Abruzzo hanno chiuso moltissime aziende agricole. Dal 2010
al 2020 si stima siano diminuite di oltre il 30 per cento, con un
pesante impatto non solo economico, ma anche sociale e sul territorio,
soprattutto nelle aree interne e di montagna dove gli agricoltori e gli
allevatori sono fondamentali per la cura del suolo e dell’ambiente e per
combattere lo spopolamento. A loro va ridata la centralità e il rispetto
che meritano con un deciso cambio di rotta a Bruxelles. Dalla
Commissione Ue c’è stato un primo passo indietro con la possibilità di
deroghe dalle norme Pac che obbligano a mantenere il 4% di alcune aree
non produttive. La deroga però vale solo per il 2024 ed è condizionata a
ulteriori impegni ambientali. Il settore e chi in questi giorni sta
protestando con i trattori in tutta Europa e anche in questa regione, da
Pescara all’Aquila, si aspetta ben altre risposte. Occorre tornare allo
spirito originario con cui fu introdotta la Politica agricola comune
negli anni Sessanta e un impegno forte per garantire la reciprocità e
contrastare la concorrenza sleale. No ai cibi sintetici e al ‘novel
food’ a base di insetti. Con il voto di giugno ci potrà essere una
maggioranza diversa e una nuova Commissione che potrà rimediare agli
errori fatti in passato e alle eurofollie green figlie di un ideologico
ecologismo da salotto. È arrivato il momento di scegliere il buonsenso e
di politiche fatte non contro, ma insieme e per gli agricoltori”. Così
in una nota Luigi D’Eramo, sottosegretario all’Agricoltura, sovranità
alimentare e foreste, e coordinatore regionale Lega Abruzzo.
anni anche in Abruzzo hanno chiuso moltissime aziende agricole. Dal 2010
al 2020 si stima siano diminuite di oltre il 30 per cento, con un
pesante impatto non solo economico, ma anche sociale e sul territorio,
soprattutto nelle aree interne e di montagna dove gli agricoltori e gli
allevatori sono fondamentali per la cura del suolo e dell’ambiente e per
combattere lo spopolamento. A loro va ridata la centralità e il rispetto
che meritano con un deciso cambio di rotta a Bruxelles. Dalla
Commissione Ue c’è stato un primo passo indietro con la possibilità di
deroghe dalle norme Pac che obbligano a mantenere il 4% di alcune aree
non produttive. La deroga però vale solo per il 2024 ed è condizionata a
ulteriori impegni ambientali. Il settore e chi in questi giorni sta
protestando con i trattori in tutta Europa e anche in questa regione, da
Pescara all’Aquila, si aspetta ben altre risposte. Occorre tornare allo
spirito originario con cui fu introdotta la Politica agricola comune
negli anni Sessanta e un impegno forte per garantire la reciprocità e
contrastare la concorrenza sleale. No ai cibi sintetici e al ‘novel
food’ a base di insetti. Con il voto di giugno ci potrà essere una
maggioranza diversa e una nuova Commissione che potrà rimediare agli
errori fatti in passato e alle eurofollie green figlie di un ideologico
ecologismo da salotto. È arrivato il momento di scegliere il buonsenso e
di politiche fatte non contro, ma insieme e per gli agricoltori”. Così
in una nota Luigi D’Eramo, sottosegretario all’Agricoltura, sovranità
alimentare e foreste, e coordinatore regionale Lega Abruzzo.