06 Febbraio 2024 - 10:36:42
di Martina Colabianchi
Anche l’Abruzzo sarebbe coinvolto nella rete di traffico di droga guidata da da due distinte associazioni a delinquere con sedi a Torino e ad Alessandria.
È scattata all’alba un’operazione antidroga della Guardia di Finanza di Torino e del Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata (Scico) di Roma, coordinati dalla Procura – Direzione Distrettuale Antimafia torinese, a seguito di un’ordinanza del gip che ha disposto l’arresto di 24 persone, italiane e albanesi, ritenute responsabili di traffico e commercializzazione di sostanze stupefacenti, in particolare cocaina e marijuana.
Oltre a quelle del Piemonte, al blitz collaborano le fiamme gialle di Lombardia, Emilia Romagna, Toscana e Abruzzo.
Secondo gli inquirenti, un gruppo faceva a capo a un 58enne albanese, da oltre 20 anni residente nel Torinese, che aveva la base logistica nel capoluogo e operava in comuni dell’area nord della città, con ramificazioni e collegamenti in altre province piemontesi e nelle regioni vicine. Il gruppo, secondo gli investigatori, aveva una consolidata rete di approvvigionamento e distribuzione di cocaina con persone incaricate di acquisto, stoccaggio, lavorazione e successiva commercializzazione della sostanza e una vasta rete di clienti in Piemonte, nelle province di Torino, Asti e Cuneo, ma anche in Toscana, nella provincia di Lucca.
Durante le indagini della guardia di finanza di Torino un secondo gruppo è stato individuato ad Alessandria. Al vertice un 39enne albanese, anch’egli da circa 20 anni in Italia che manteneva diretti contatti con i fornitori in Albania e che trafficava non solo cocaina ma anche hashish e marijuana vendendo lo stupefacente in Piemonte, nel Torinese, Alessandria e Novara, in Lombardia, nelle province di Pavia, Milano e Brescia, e in Francia.
Entrambi i gruppi disponevano di alloggi e luoghi dove nascondere la droga e di un collaudato sistema per il trasporto e la distribuzione.
Durante le indagini sono stati sequestrati in varie regioni complessivamente circa 45 kg di cocaina, 150 kg di marijuana, 1,5 kg di hashish e 900 mila euro in contanti. Lo stupefacente sequestrato, se immesso sul mercato al dettaglio, avrebbe potuto fruttare introiti illeciti per almeno 6 milioni di euro.