Paolucci su Consiglio regionale: "Marsilio con la norma approvata oggi trasforma la Costa dei Trabocchi in Casta dei Trabocchi"

08 Febbraio 2024 - 16:22:56

“Abbiamo detto un forte no alla privatizzazione della Costa dei
Trabocchi contenuta nell’emendamento approvato oggi in aula con 18 voti
della maggioranza e con i nostri voti contrari, perché è una scelta
assurda e dannosa, sia per l’ambiente e sia per la comunità e il
commercio della zona. Una sveltina calata dall’alto a un mese dal voto e
rinviata all’ultimo Consiglio utile della legislatura, senza aver
sentito prima né la Provincia di Chieti, che ha cambiato le sorti della
zona con la via Verde, né i sindaci che sono presìdi sul territorio, né
le associazioni di categoria che avrebbero potuto fermare la
speculazione che l’emendamento comporterà, peraltro anche in
controtendenza, perché non è possibile nessuna verifica sull’effettiva
apertura degli esercizi commerciali, in quanto le leggi europee e
nazionali sulla libera concorrenza non lo permettono più.

Da “Costa a casta dei trabocchi”, questo il passo fatto oggi da Marsilio
e il centrodestra e le conseguenze, come al solito, le pagheranno gli
abruzzesi”, duro il commento del capogruppo Pd Silvio Paolucci
sull’approvazione del provvedimento.

“Tanto urgente era questo emendamento per deturpare la Costa dei
trabocchi che si è dovuto riconvocare il Consiglio regionale, nonostante
l’ultima seduta fosse quella di fine gennaio – incalza Paolucci – . Non
contenti di quello che hanno fatto alla riserva del Borsacchio, hanno
promosso un’altra azione vergognosa, che di fatto rende aggirabili non
soltanto le leggi urbanistiche e sull’ambiente, ma anche quelle sul
commercio. Un’azione tanto necessaria a questo Governo regionale, da
rimanere sordo anche alle osservazioni del presidente della Provincia,
Menna, a quelle delle associazioni del commercio e agli appelli delle
tante associazioni che da sempre si occupano della tutela ambientale di
quella zona e che ne hanno promosso lo sviluppo sostenibile insieme alle
istituzioni.

Concorrenza sleale agli operatori del commercio, non rispetto delle
leggi urbanistiche, deturpazione dell’ambiente: questa è la scelta fatta
dalla maggioranza di centrodestra con l’emendamento di oggi, approvato
nonostante pure gli accertamenti attivati dalla procura di Lanciano
sulla norma. Per noi resta una scelta sbagliata, che con Luciano D’Amico
presidente cancelleremo subito dando voce alla mobilitazione del
territorio e promuovendo un nuovo senso civico che nei cinque anni di
Marsilio non abbiamo visto all’opera”.