21 Febbraio 2024 - 16:51:57

di Redazione

Nuovi locali per l’accoglienza dei pazienti al pronto soccorso, ammodernamento del reparto di Neurochirurgia e nuovi macchinari in dotazione all’ospedale San Salvatore, una risonanza magnetica e un nuovo robot Da Vinci, sono stati inaugurati oggi pomeriggio, dal presidente della Regione Marco Marsilio, dal manager Asl Ferdinando Romano e dal vicesindaco Raffaele Daniele.

“Tempo fa dissi che il San Salvatore sarebbe tornato allo splendore d’origine. Sono stato pessimista, perché sta diventando un ospedale molto più bello, efficiente e qualificato di quando è nato e di quando sembrava un ospedale d’eccellenza”, ha commentato Romano che ha poi sottolineato, in riferimento alla nuova area a disposizione del pronto soccorso, “come finalmente, dopo 30 anni, i pazienti non stazioneranno più sulle barelle nei corridoi”.

Per quanto riguarda il pronto soccorso, sono stati recuperati alcuni spazi rimasti inutilizzati negli anni all’interno dei quali è stato allestito un nuovo ambiente che ospiterà i pazienti che, dopo la visita medica in pronto soccorso, restano in attesa di completare cure, esami o di essere ricoverati.

La stanza potrà ospitare fino a 15 posti letto con “cospicui benefici per i pazienti in termini di comfort, dignità e privacy e con vantaggi nell’organizzazione dell’assistenza per gli operatori sanitari”, ha aggiunto Romano. Il pronto soccorso è stato dotato inoltre di una nuova sala d’attesa, riservata agli accompagnatori degli utenti, che si aggiunge a quella già esistente in cui sostano i pazienti dopo essere stati valutati al triage e aver ricevuto lo specifico codice d’accesso. La spesa complessiva è stata di 40 mila euro.

Nuovi interventi anche all’interno del reparto di Neurochirurgia, completamente ristrutturato, in osservanza della legge regionale 32/07. I lavori hanno previsto il rifacimento dei servizi igienici con l’aggiunta di docce e servizi per i diversamente abili, una nuova pavimentazione, la realizzazione di nuovi spogliatoi, sala riunioni e studi medici, sostituzione delle porte, ritinteggiatura, rinnovo degli arredi, installazione di un sistema di filodiffusione, rifacimento dell’impianto elettrico con postazioni di ricarica per il cellulare. I lavori sono costati circa 250 mila euro di fondi aziendali, oltre a 15mila euro, messi a disposizione da ‘Fondazione Carispaq’ e L’Aquila per la vita’, utilizzati per gli arredi.

La Asl ha inoltre acquistato una nuova macchina per risonanza magnetica che, come ha precisato Romano, “contribuirà ad abbattere il problema delle liste d’attesa”.

La risonanza magnetica Total Body, con campo 1,5 Tesla, di ultima generazione, già funzionante, è costata 500 mila euro ed è stata collocata nell’edificio 3, sul quale sono stati compiuti lavori di adeguamento, con fondi del bilancio aziendale, per circa 300mila euro, Nel reparto di Radiologia dell’ospedale dell’Aquila sono attualmente funzionanti, oltre al nuovo macchinario, una risonanza 3 Tesla, una 1,5 Tesla e due macchine aperte articolari da 0,45 e 0,3 Tesla.

E’ stato acquistato infine anche un secondo robot Da Vinci, messo in funzione con la modalità di prova gratuita per 6 mesi, per incrementare gli interventi di chirurgia robotica dal momento che il primo, già in dotazione all’ospedale, viene utilizzato quasi esclusivamente per la chirurgia urologica. “L’acquisto di questo secondo macchinario consentirà di estenderne l’impiego alle altre specialità chirurgiche di tutti gli ospedali dell’azienda, portando progressivamente a regime il piano della direzione aziendale di piena operatività della chirurgia robotizzata. In questa ottica, a breve, verrà acquistato e attivato il robot ortopedico specifico per la chirurgia protesica e della colonna vertebrale dal costo di oltre un milione di
euro”
, ha concluso Romano.

“Un intervento importante perché ci consente di eliminare il disastro dei pazienti in corridoio che erano alla mercé di ogni circostanza – ha concluso Flavio Angelo Mucciconi, primario del pronto soccorso – Avere uno spazio dedicato significa restituire dignità a chi deve trascorrere ore al pronto soccorso e anche offrire un’assistenza più adeguata, perché gli operatori possono dedicarsi al paziente in modo più idoneo”.