22 Febbraio 2024 - 09:39:53
di Martina Colabianchi
“Per quanto riguarda i Nuclei di cure primarie abbiamo dato una montagna di risposte. Sisac, che è la struttura nazionale che governa gli accordi collettivi nazionali, ci dice, testualmente, che non si può superare la capienza dei fondi. Abbiamo la Regione che ci dice la stessa cosa, quindi siamo stati necessariamente costretti a rispettare quello che i diktat di Sisac ci dicono“.
Così il manager della Asl 1, Ferdinando Romano, risponde alla stampa sul tema dei Nuclei di cure primarie, a rischio chiusura a causa del mancato ricambio dei medici di medicina generale andati in pensione, tema su cui è attesa per questa mattina una manifestazione di protesta.
“C’è anche un altro punto – ha proseguito Romano – : quello che emerge è che, come ci viene detto dagli organismi sovraordinati a noi, questi investimenti oggi che vengono consolidati per tutta la vita per chi entra nei Nuclei di cure primarie sono sottratti a tutte le generazioni dei nuovi medici di famiglia che, secondo me, hanno gli stessi diritti“.
La protesta comunque non si ferma per garantire la fruizione ai cittadini di un servizio che fornisce assistenza diretta dodici ore al giorno. Il sit-in, organizzato dalla Federazione italiana Medici di Famiglia, Sindacato Medici Italiani, SNAMI e CGIL L’Aquila, si svolgerà sotto la sede amministrativa della Asl. Saranno presenti, inoltre, esponenti politici di vari schieramenti di minoranza in Consiglio comunale e regionale.