23 Febbraio 2024 - 18:27:30
di Martina Colabianchi
“Se i Nuclei di Cure Primarie all’Aquila chiuderanno sarà esclusivamente per volontà della Direzione Strategica della Asl1 guidata da Ferdinando Romano e del centrodestra del Presidente Marsilio. Insieme, in questi anni, hanno messo da parte le necessità dei cittadini della provincia dell’Aquila in favore dei propri interessi di partito: un fatto gravissimo e più volte denunciato che ha prodotto e continua a produrre danni enormi. Quanto è accaduto in queste ore ha poi dell’assurdo perché, nel mentre proseguiva – e prosegue tutt’ora – la manifestazione di protesta delle associazioni sindacali, dei medici e dei cittadini, culminata con l’occupazione di una sala all’interno della sede della Direzione Strategia della Asl1, Romano e Marsilio si sono lanciati in una sfilata inaugurale all’ospedale San Salvatore dell’Aquila. Il Direttore dell’azienda è parte attiva della campagna elettorale del centrodestra e, invece di dare chiarimenti e rassicurazioni ai cittadini, preferisce assecondare il presidente Marsilio e la sua coalizione“.
È quanto affermato da Giorgio Fedele, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, in merito alla protesta che in queste ore sta interessando la sede della Direzione della Asl 1 a difesa dei Nuclei di cure primarie che rischiano la chiusura a causa della mancata sostituzione dei medici andati in pensione. Sulle evoluzioni della vertenza è in programma per domani una conferenza stampa sempre nella stessa sede, di cui una stanza è ancora occupata.
“Il problema degli NCP lo ha creato la Asl1 quando, da oltre un anno ha rifiutato di sostituire i medici andati in pensione – scrive Fedele -. Una scelta che non può essere condivisa e che ha originato proteste da più parti fino ad arrivare nelle Commissioni del Consiglio regionale dove me ne sono occupato in prima persona. Non solo, associazioni sindacali, medici, pazienti e cittadini comuni da più di un anno manifestano fuori la sede della Direzione Strategica dell’azienda per chiedere delucidazioni e, in cambio, hanno ricevuto solo indifferenza. Da qui a due mesi inizieranno a chiudere i primi NCP e la ASL1 non sta correndo ai ripari per scongiurare che ciò accada“.
“Di fronte alle reiterate proteste l’azienda anziché prendere seriamente la problematica ha deciso di trincerarsi dietro l’inerzia, testimonianza lampante della mancanza di volontà nel garantire un servizio fondamentale per il territorio. E c’è del peggio: come riportato dai rappresentanti della Cgil, la Direzione della Asl1 invece di dialogare e confrontarsi con i manifestanti ha ribadito la propria volontà di discutere solo dopo le elezioni del 10 marzo. Un fatto gravissimo che dimostra, una volta di più, la volontà della Direzione Strategica della Asl1 di coprire le gravi mancanze del centrodestra del Presidente Marsilio“.
“Suscitano rabbia le ultime dichiarazioni della Direzione Strategica aziendale – prosegue il consigliere -. Non è vero che nelle varie Commissioni richieste dalle opposizioni Romano e i suoi colleghi abbiano fatto riferimento a una legge che gli impedirebbe di procedere con le sostituzioni, così come non è vero che i soldi mancano altrimenti ci dovrebbero spiegare che fino hanno fatto: la riprova è data dal fatto che la Asl di Teramo ha sempre continuato a sostituire i medici andati in pensione sconfessando così la posizione della direzione strategica della Asl1. Il ragionamento economico che quest’ultima ha addotto nella propria nota stampa non sta in piedi perché sostituire i medici andati in pensione non comporta in alcun caso un aggravio di spesa“.
“E allora, dove sono finiti i soldi che la Asl1 precedentemente usava per pagare il dovuto ai medici? In chiusura, a riprova delle falsità dette nel comunicato stampa c’è anche quella secondo cui il sindacato dei medici di medicina generale (Fimmg) sposerebbe la posizione dell’azienda, ovviamente smentita dalla stessa associazione. L’ennesimo maldestro tentativo, predisposto dalla Direzione Strategica della Asl1, di distorcere la verità dei fatti. L’unica verità è che Romano e i suoi colleghi continuano a comportarsi come il cagnolino da guardia di Marsilio invece di occuparsi delle esigenze di noi cittadini. In un contesto normale il Direttore Romano sarebbe stato licenziato già da tempo“, ha concluso Fedele.