27 Febbraio 2024 - 16:26:31
di Martina Colabianchi
“Una sedia vuota: l’immagine emblematica dell’amministrazione Biondi. Ieri, il sindaco dell’Aquila ha deciso di disertare – di nuovo – il Consiglio comunale: sebbene si trattasse di una seduta straordinaria sul tema della sanità, alla presenza del management della Asl 1, dei sindacati, degli ordini professionali dei medici oltre che di decine e decine di cittadine e cittadini, Biondi ha lasciato vuota la poltrona di sindaco. È uno schiaffo in faccia alla città, l’ennesimo“.
Così il segretario aquilano del Partito Democratico Nello Avellani che, in una nota, si esprime duramente in merito all’assenza del primo cittadino al Consiglio comunale straordinario sul tema della sanità svoltosi ieri a Palazzo Margherita.
“D’altra parte, è evidente che Biondi non si consideri più il sindaco dell’Aquila ma il leader di una parte politica: lo dimostra l’attività degli ultimi mesi, incentrata sul suo ruolo di referente Enti locali di Fratelli d’Italia; tra una kermesse e l’altra in giro per il Paese, il primo cittadino è risultato quasi sempre assente alle riunioni di Giunta, lontano dai bisogni della città che viene usata, ormai, soltanto come vetrina per eventi politici o, peggio, partitici – prosegue Avellani -. A Biondi non interessano i disagi delle cittadine e dei cittadini, non interessa affatto che Regione e Asl stiano sfasciando la sanità territoriale“.
“Sul tema della sanità si sta facendo solamente propaganda politica – ha affermato in una nota diffusa ieri, a tarda sera – i risultati del centrodestra sono sotto gli occhi di tutti“.
“Viene da chiedersi: di quali risultati parla, dei tempi infiniti delle liste d’attesa? Delle file interminabili al Cup? Delle drammatiche attese al Pronto soccorso? Dello smantellamento dei nuclei di cure primarie? Dello stallo sulla Casa di comunità, che si vorrebbe realizzare all’Ospedale San Salvatore e non sul territorio – come si dovrebbe – approfittando dell’occasione per infilare due progetti di finanza milionari così da realizzare parcheggi a pagamento? Quali risultati sta rivendicando Biondi? Forse, il buco di oltre 66 milioni di euro nel bilancio della Asl1; forse, lo stato disastroso dell’edilizia sanitaria, ed in particolare dell’Ospedale San Salvatore”.
“Evidentemente, – prosegue il segretario dem – le criticità denunciate quotidianamente da cittadine e cittadini sono invenzioni propagandistiche; lo chiediamo alle aquilane e agli aquilani: qual è lo stato della sanità pubblica sul nostro territorio? Biondi conosce bene la risposta, per questo è scappato dinanzi al confronto“.
“Se davvero i risultati del centrodestra in ambito sanitario fossero stati così positivi, avrebbe potuto – e dovuto – rivendicarli davanti alle cittadine e ai cittadini accorsi in Consiglio comunale. Al contrario, ha preferito lasciare la sua poltrona tristemente vuota ed inviare, a lavori conclusi, un comunicato stampa pieno di livore, offensivo per le decine e decine di medici che, ogni giorno, sul fronte, provano a dare risposte di cura in condizioni difficilissime“.
“L’immagine emblematica dell’amministrazione Biondi, immersa in una bolla mediatica fatta di post sui social, di video, di tagli del nastro e pose di prime pietre, ed incapace di affrontare i problemi reali, quotidiani – continua Avellani –. È per questo che viene soffocata qualsiasi forma di partecipazione democratica – che fine hanno fatto i consigli territoriali? – e che si sfugge ad ogni momento di confronto istituzionale. I nodi, però, stanno venendo al pettine, la propaganda non regge più: la sanità è allo sbando; le frazioni vivono nell’abbandono, prive di servizi; il centro storico sta morendo, tra lavori interminabili mal concertati, assenza di spazi pubblici sociali e culturali, di scuole e uffici, di parcheggi; si è rinunciato a qualsiasi forma di pianificazione urbanistica, sono stati abbandonati i progetti di riqualificazione urbanistica ereditati, la ricostruzione pubblica è sofferente, quella delle scuole al palo, con bambine e bambini costretti ancora nei Musp. Sul Gran Sasso è calata una cappa di silenzio, sui vincoli ambientali e sui problemi della funivia che rischiano di determinare il fallimento del Ctgs“.
“Neanche i social potranno più coprire sette anni e mezzo di fallimenti“, conclude la nota del segretario Pd.