“Talk loving the haters”: al Centro Commerciale L’Aquilone una riflessione sulla comunicazione al tempo dei social network

Giovedì 29 febbraio 2024 alle ore 10, presso la Galleria del Centro Commerciale L’Aquilone, si terrà l’incontro dal titolo “Talk loving the haters”: confronto tra esperti, scuole e istituzioni.

Haters, chi sono? Cosa si nasconde dietro il loro comportamento e come proteggersi? Questo il tema dell’incontro.

Il confronto sul delicato tema sarà moderato dalla giornalista e componente Corecom, Roberta Galeotti, e registrerà gli interventi di Rita Roncone, professoressa ordinaria di psichiatria presso Università degli studi dell’Aquila; Laura Giusti, professoressa associata di Psicologia clinica presso Università degli Studi dell’Aquila; Ersilia Lancia, assessore del Comune dell’Aquila con delega alle politiche giovanili, comunicazione, informatizzazione e innovazione tecnologica; Giammaria de Paulis, imprenditore, divulgatore scientifico, web e social manager esperto in comunicazione digitale; Suor Laura Notaro dell’Istituto Santa Maria degli Angeli, partecipante al contest nell’ambito dello stesso progetto, e Valentina Bianchi, direttrice del Centro Commerciale L’Aquilone.

Nell’arco della mattinata di lavori, quindi, verrà sviluppata una riflessione sulla comunicazione digitale tra giovani, attraverso il confronto con scuole, esperti ed istituzioni.

Nati allo scopo di avvicinare e mettere in relazione persone anche molto lontane e diverse tra di loro, dando la possibilità di confrontarsi, esprimersi, conoscere realtà differenti e stringere legami oltre i vincoli del “mondo reale”, i social subiscono la presenza ormai organica degli haters, incoraggiati dall’errata percezione dell’altro come “non del tutto reale” al di là dello schermo. Si perde l’idea dell’interlocutore come persona con una storia, una vita privata, un pensiero proprio ed emozioni, permettendo all’hater di deumanizzare chi ha davanti, diminuendo la percezione di star ferendo realmente qualcuno. Un fenomeno che sembra inarrestabile, ma di cui ormai si conoscono comportamenti e “antidoti” per proteggersi e “smontarli”.