29 Febbraio 2024 - 11:58:52

di Redazione

E’ scontro aperto sulla sanità aquilana, dopo il Consiglio comunale straordinario dei giorni scorsi dedicato all’argomento che è stato molto partecipato dai cittadini e che ha visto l’assenza del sindaco. Stamattina, infatti, dopo il duro attacco di ieri del primo cittadino Pierluigi Biondi, le forze di minoranza hanno convocato una conferenza stampa a palazzo Margherita per replicare alle sue dichiarazioni.

“Vorremmo sapere dal sindaco perché non sia venuto in Consiglio comunale a guardare in faccia i cittadini e i medici e perché non risponde alle domande puntuali di oggi, 2024, e non del 2015. Il Consiglio comunale di lunedì scorso sulla sanità che ha visto una partecipazione di cittadini straordinaria ha colpito nel segno – ha detto Stefano Albano, capogruppo del Pd in Consiglio comunale – Ne è la riprova il fatto che stanno arrivando degli attacchi così sguaiati, come per esempio da Tiziana Del Beato che, al limite della querela, arriva a fare attacchi personali a noi e ai medici coinvolti nella protesta, o da Biondi che invece di rispondere alle nostre domande sulla situazione attuale che vivono i cittadini, rimanda alle cose che faceva il centro sinistra nel 2017″.

Presenti alla conferenza stampa con Albano, anche i consiglieri Alessandro Tomassoni, Stefania Pezzopane, Enrico Verini, Simona Giannangeli, Paolo Romano e Gianni Padovani.

“La realtà è che non hanno argomenti per rispondere – ha sottolineato – I problemi oggettivi della sanità come l’ organizzazione al Cup o l’attesa di un ricovero anche 48-72 ore nei corridoi del pronto soccorso, sono stati causati da scelte di Paolucci o da chi sta da cinque anni governando la regione? C’è inoltre un altro aspetto: siamo andati a recuperare il programma di mandato con cui Marsilio vinse le elezioni nel 2019 e sulla sanità abbiamo trovato che non è stato realizzato niente di quello che avevano promesso, da investire sulla domotica e sulla telemedicina, a fare il Dea di secondo livello L’Aquila Teramo, fino al fatto di mettere al centro della sanità territoriale il medico di famiglia, per fare in modo che una serie di codici verdi e bianchi si potessero essere decongestionati, che è esattamente quello a cui servirebbero i nuclei di cure primarie che, come invece sappiamo, il sindaco definisce inutili. Secondo il sindaco è una battaglia di medici che di fatto vogliono soltanto guadagnare di più e non una battaglia in difesa di importantissimi presidi di sanità territoriale. Ma quando scade il termine in cui uno che governa la pianta di dare la colpa a chi lo ha preceduto e inizia a prendersi delle responsabilità?“.

“Il Consiglio ha segnato un passo in questa città, perché l’aula era piena di cittadini – ha detto la Giannangeli – Non si vedeva da tempo tanta partecipazione e questo è stato una cosa che ha infastidito. Non stupisce l’assenza del sindaco, perché siamo abituati a non vederlo al suo posto, così come non stupiscono i livelli e il tenore delle sue dichiarazioni. Atteggiamenti, i suoi, lesivi dei diritti della comunità. Biondi attacca e offende sia i manifestanti, sia le persone che si sono riversate in Consiglio, mantenendo uno sguardo miope”.

“Trovo inaccettabile l’atteggiamento del manager che esercita, è evidente, un ruolo politico, come se fosse parte della Giunta Marsilio – ha precisato Verini – La terzietà di un ruolo che dovrebbe essere svolto a favore della comunità, non c’è. Piuttosto di rispondere nel merito, ha detto una bugia, ripetendola all’infinito, affinché la gente ci credesse, quella di un ospedale perfetto che non esiste. E‘ un ospedale a pezzi. Caro manager, dimettiti“.

“Da una parte si chiede la partecipazione dei cittadini, mentre dall’altra, quando i cittadini partecipano, la più alta carica della città non si presenta – ha proseguito Padovani – Forse è proprio la politica che vuole che i cittadini non partecipino”.

“La pezza, messa dal manager che ha sfuggito per giorni il confronto, è stata peggiore del buco in Consiglio comunale – ha incalzato Tomassoni – Per mezz’ora ha parlato di dati non veri e del suo curriculum. Secondo loro va tutto bene, quindi, e tutto ciò che va male è colpa del centro sinistra. Peccato che governino da 7 anni e Marsilio da 5! L’unica speranza è che la nuova governance che si insedierà l’11 di marzo cercherà di tutelare al meglio le criticità di questa sanità con scelte oculate a fronte di un’ impronta ragionieristica attuata dalla Asl- Solo così si tutelerà il diritto alla salute delle persone”.

Romano ha poi voluto “sfidare” il sindaco sulla trasparenza.

“In Consiglio – ha detto – Non mi sembra di aver sentito giustificazioni da parte del presidente del Consiglio sull’assenza del sindaco Biondi. Vorrei che dicesse alla città il motivo che lo ha portato a non svolgere il ruolo di sindaco, che deve anche dibattere quando serve e dare soluzioni richieste non dal centro sinistra ma dalla cittadinanza presente, con manifestazioni e raccolte firme. Oggi siamo a fine legislatura Marsilio e si fa il rendiconto di quanto promesso e quanto realizzato”.

Anche Pezzopane ha sottolineato “il dato politico dell’assenza del sindaco”.

“Biondi tenta una mistificante e assurda ‘ripresa del lattaro’ con un comunicato del suo ufficio stampa dopo il Consiglio e non durante, dove sarebbe stato interessante sentirlo mentre rimproverava la Giunta D’Alfonso. Poteva essere un argomento su cui discutere. Ha fatto invece un comunicato stampa da oppositore e non da uno che governa. Gli chiedo inoltre che fine ha fatto il comitato ristretto dei sindaci da lui presieduto? I nuclei non ce li trasciniamo dalla vecchia Giunta regionale, ma due anni. Aveva fatto in tempi passati un paio di comunicati in cui diceva che il problema dei nuclei era stato risolto. Ora, invece, addita i medici come avidi”, ha concluso Pezzopane.