01 Marzo 2024 - 19:06:40
di Martina Colabianchi
Una sala gremita di avvocati ha accolto il viceministro alla Giustizia, Francesco Paolo Sisto, presso il tribunale di Avezzano. L’accoglienza è stata curata dalla presidente del Tribunale, la Dottoressa Proia, e dal presidente dell’Ordine degli Avvocati di Avezzano, Roberto Di Pietro, con la presenza anche di rappresentanti degli avvocati di Sulmona, Vasto e Lanciano.
L’evento è stato organizzato da Simone Angelosante, consigliere regionale e primo firmatario della “Legge Regionale alle Camere” della Regione Abruzzo, approvata all’unanimità nell’autunno del 2020. Questa legge, adottata successivamente da altre otto regioni, stabilisce che le spese di funzionamento stragiudiziarie siano a carico delle finanze regionali per garantire il funzionamento dei tribunali non provinciali.
L’iniziativa, promossa dal consigliere Angelosante, ha messo in luce la necessità, sottolineata sia dai rappresentanti degli avvocati sia dal consigliere regionale, di mantenere aperti questi importanti presidi di legalità, soprattutto nelle aree dell’Abruzzo più esposte al rischio di infiltrazioni della criminalità organizzata. È stato evidenziato come il tribunale di Avezzano registri un volume di lavoro significativo, in alcuni casi superiore a quello dei tribunali provinciali, e come le proroghe, benché ben accette, non siano sufficienti a fronteggiare la carenza di personale, rischiando di condurre a una lenta erosione dell’efficienza di questi tribunali. È stato rilevato che il nuovo personale reclutato dal Ministero non viene assegnato ai tribunali periferici ma rimane nei centri maggiori, creando un paradosso per cui, mentre nei tribunali provinciali si registra un surplus di personale rispetto alle necessità, nei tribunali minori si verifica un deficit critico.
Prendendo la parola, il viceministro Sisto ha elogiato la legge regionale, riconoscendola come fondamentale per la revisione della geografia giudiziaria italiana. Ha inoltre assunto l’impegno formale di riconsiderare le decisioni prese nel 2012 riguardanti la soppressione dei tribunali non provinciali, dando priorità all’analisi del volume di lavoro di ciascun tribunale. Il viceministro ha garantito il suo impegno per una distribuzione oculata delle risorse disponibili, mirando a un migliore equilibrio e efficienza del sistema giudiziario.