02 Marzo 2024 - 17:42:26
di Martina Colabianchi
“Miracoli della campagna elettorale“. Così il Partito Democratico aquilano, in una nota, bolla negativamente la riconsegna del cantiere della scuola dell’infanzia Pettino-Vetoio che ha avuto luogo qualche giorno fa.
“Sebbene con un anno di ritardo rispetto ai tempi annunciati, – scrivono – il sindaco dell’Aquila è riuscito in tutta fretta, e a favore di telecamere e social, ad organizzare una cerimonia di consegna delle chiavi che, però, ha il retrogusto amarissimo della passerella elettorale. Altrove, si inaugurano scuole nuove col suono della campanella, con bambine e bambini che affollano felici le aule; all’Aquila, invece, si organizzano cerimonie per la consegna delle chiavi, sebbene sia evidente che i lavori, almeno all’esterno, vadano ancora completati“.
“In campagna elettorale, però, tutto è lecito, in particolare per un sindaco che, in 7 anni e mezzo, non è stato ancora capace di inaugurare una scuola ricostruita se non quelle avviate dalla passata amministrazione di centrosinistra. D’altra parte, il cantiere della scuola Pettino-Vetoio è l’emblema dell’amministrazione Biondi che si è dimostrata incapace di delineare una prospettiva di sviluppo dentro una idea chiara di rilancio della città, preferendo risposte semplici e mediaticamente spendibili alle sfide complesse poste dalla ricostruzione materiale, sociale e culturale”.
“E così è accaduto che durante l’esecuzione dei lavori di ricostruzione della scuola siano letteralmente scomparsi gli isolatori sismici previsti dal progetto definitivo, approvato e validato – spiega il Pd -. Il commissario all’edilizia scolastica Biondi ha acconsentito alla richiesta della ditta aggiudicatrice dell’appalto di eliminare i presidi antisismici a vantaggio di un presunto innalzamento della qualità abitativa e di confort, che in soldoni si traduce nell’allargamento di qualche centimetro delle finestre“.
“La scuola che verrà riconsegnata avrà una classe di rischio sismico inferiore, sceso da A a B. Eppure, le scuole dovrebbero essere il luogo della massima sicurezza, non solo per bambine e bambini ma come presidio d’emergenza per la comunità. Una scelta che non ha alcuna giustificazione e che non è mai stata spiegata alla città, cui Biondi aveva promesso, nella lontana campagna elettorale del 2017, che la ricostruzione in piena sicurezza delle scuole sarebbe stata l’assoluta priorità“.
“Per la destra, però, in campagna elettorale tutto è possibile. È la realtà quotidiana che svela poi l’inganno“, concludono i dem.