02 Marzo 2024 - 18:39:47

di Martina Colabianchi

In questi giorni di intensa campagna elettorale in vista delle elezioni regionali del 10 marzo, sarà capitato a tutti di imbattersi in manifesti elettorali, più o meno convincenti, che ritraggono politici nel loro più bell’aspetto. O almeno, questo è ciò che vorrebbero che fosse.

Nel giorno in cui veniamo a conoscenza della morte di Iris Apfel, icona di stile e di bellezza non omologata senza pari, l’elettrice Roberta Gargano, tra i fondatori dell’associazione “Città di persone”, scrive una tanto ironica, quanto veritiera, lettera indirizzata a “tutti i candidati di tutte le elezioni”, spingendoli a mostrarsi per ciò che sono in quanto ai cittadini, più che la loro gradevolezza estetica, interessa la loro sensibilità rispetto ai temi più rilevanti.

Di seguito il testo della lettera:

Cari Candidati e care Candidate,

mi mette tristezza, durante le campagne elettorali, vedere i vostri volti che campeggiano su strade, caselle postali e social, visibilmente stravolti da filtri e photoshop, altre persone praticamente, avatar che inventano soluzioni fantastiche a problemi veri dei cittadini: Qualsiasi guru di comunicazione politica, ma basterebbe anche un amico, potrebbe dirvi che la foto della campagna elettorale deve comunicare affidabilità, dare sicurezza, suggerire eleganza pacata, coraggio e semplicità.

Non c’è una seconda occasione per fare una bella prima impressione, certamente dovete dare l’immagine migliore di voi, ci vuole un trucco accurato, la capigliatura in ordine, belle luci, un bravo fotografo, nessuno vieta di ritoccare quel brufolo uscito all’ultimo momento o quella ruga di espressione troppo marcata proprio nella foto che vi piace, ma cambiare i propri connotati è davvero assurdo.

Per cosa vi candidate che richieda la perfezione estetica?
Per occuparsi di sanità occorre preparazione ed empatia.
Per occuparsi di bilanci occorre sapienza e fermezza nell’individuare priorità.
Per occuparsi di cultura occorre visione, mente aperta e sguardo largo.
Per occuparsi di diritti occorre amore.
Per occuparsi di ambiente occorre rispetto e senso della sostenibilità.
Per occuparsi di infrastrutture occorre la conoscenza del territorio.
Per occuparsi di appalti pubblici occorrono impalcature etiche e profonda onestà.
Per occuparvi di cosa, esattamente, pensate che occorra questa bellezza piatta corrispondente ai canoni impostati sui filtri per giocare con i social?

Mi dispiace notare che non ritenete adatti i vostri volti al compito per il quale vi candidate, vorrei farvi coraggio e dirvi che noi elettori siamo gente normale,  non badiamo alla vostra beltà ma alla vostra preparazione e alla vostra umanità, valutiamo quello che avete fatto e quello che vi proponete di fare. Non trattateci da imbecilli, metteteci la faccia con coraggio, raccontateci la vostra visione del mondo, rappresentateci le vostre intenzioni e proveremo a fare un pezzo di strada insieme.

Cercate di essere di esempio per i più giovani, non fategli vedere facce piallate e lineamenti stravolti anche per strada,  hanno abbastanza nel mondo digitale, uomini e donne sono belli perché vivi, perché con le loro rughe, le loro espressioni naturali, i loro sguardi non persi nel vuoto riescono a comunicare con gli altri, a mettere cose in comune, a farsi capire e a cercare consenso per guidare le comunità e il Paese.

Anche perché sai che delusione quando poi vi incontrano dal vivo. E succede, sapete, succede.

Anche a quelli molto in alto.