04 Marzo 2024 - 12:07:40

di Martina Colabianchi

Questo incontro è dedicato a valorizzare, come è ovvio, i risultati delle nostre ricerche che vengono prodotte nei laboratori di ricerca di base e ricerca applicata che poi, però, devono acquisire un valore anche commerciale ed economico per diventare strumenti importanti per le aziende che con noi lavorano“.

Con queste parole il rettore dell’Università dell’Aquila, Edoardo Alesse, commenta la tavola rotonda che si è svolta stamattina presso il polo di Monteluco di Roio dal titolo “UnivAQ incontra le aziende. Un confronto su competenze, innovazione e prospettive per il manifatturiero abruzzese“. L’iniziativa è stata pensata come evento di apertura della sesta edizione del corso “In fabbrica con le aziende manifatturiere“, ciclo di lezioni destinate agli studenti e alle studentesse dell’area di ingegneria in programma, sempre a Monteluco di Roio, dal 4 al 26 marzo.

Preceduta dai saluti istituzionali del rettore Edoardo Alesse e del direttore del dipartimento di Ingegneria industriale, dell’informazione e di economia (DIIIE), prof. Walter d’Ambrogio, e aperta dall’intervento del professor Fabio Graziosi, presidente della Fondazione Vitality, a cui fa capo l’omonimo Ecosistema di innovazione finanziato con le risorse del PNRR, la tavola rotonda ha visto la partecipazione dei dirigenti di alcune tra le più importanti aziende manifatturiere che hanno uno stabilimento produttivo in Abruzzo.

Il secondo aspetto – prosegue Alesse – è quello di avvicinare le aziende alla nostra offerta formativa per far sì che il prodotto culturale dell’Università, cioè lo studente laureato, sia quanto più rispondente possibile alle esigenze delle varie aziende. Oggi sarà anche un’occasione importante per raccontare, e lo farà la relazione del professor Graziosi, “Vitality” che è un centro di innovazione, uno degli 11 ecosistemi dell’innovazione italiana ad occuparsi di sostenibilità, innovazione, digitalizzazione nell’Italia centrale di cui UnivAQ è capofila. Quindi, è una cosa molto importante che noi gestiamo sia come hub ma a cui partecipiamo anche come sbocco in relazione alle aziende“.

È un momento molto importante perché, soprattutto per un’azienda grande come la nostra, avere la possibilità di creare un futuro, quindi riuscire a fare carriera con questi ragazzi e fargli comprendere cosa vuol dire lavorare in un’azienda grande, in una fabbrica da aiuto, poi quando queste persone entreranno nel mondo del lavoro, che sia Stellantis o un’altra azienda, saranno preparate – così Paolo Accastello, Plant Manager Sevel Atessa -. C’è sempre quel punto di volta nella testa di un ragazzo che è importante, ed è importante agire con loro in questo momento che sono ancora all’Università, perché dopo diventa più difficile riuscire a capire ciò che davvero è il mondo del lavoro in azienda. L’ho vissuto io come esperienza personale quando sono stato universitario, e quindi cerco di farlo anche adesso che sono dall’altra parte, cerco cioè di trovare questi momenti di incontro per aiutare i ragazzi a crescere e fargli conoscere cosa si devono aspettare“.

Le conclusioni della tavola rotonda sono state affidate al prof. Pierluigi Beomonte Zobel, docente di Meccanica Applicata alle Macchine – Università degli Studi dell’Aquila.