06 Marzo 2024 - 15:52:18

di Redazione

“Lo strumento della clausola sociale è la garanzia per il mantenimento del perimetro occupazionale e di tutti i diritti collegati ad essa, ma il legislatore ha deciso autonomamente di cancellare quelle che sono le nostre garanzie occupazionali che abbiamo richiamato nel nostro Ccnl Tlc Nazionale”.

Lo scrivono in una nota le segreterie territoriali e Rsa Slc-Cgil, Uilcom-Uil in rappresentanza dei 100 lavoratori di Tecnocall dell’Aquila che rischiano il posto di lavoro a causa della fine del mercato tutelato e il conseguente passaggio al mercato libero.

Proprio ieri al riguardo si è espressa l’azienda Tecnocall che ha precisato che in collaborazione con il Comune “si stanno ponendo le basi per individuare soluzioni che potrebbero consentire agli 80 lavoratori impiegati nella commessa Acea un futuro professionale più sereno e sicuro”.


“Siamo ancora in attesa di risposte, quelle risposte sul futuro dei lavoratori del Mercato Tutelato che potrebbero darci un minimo di serenità, siamo in attesa ancora di un tavolo prefettizio aquilano, indicato dalle Istituzioni come strada da percorrere per trovare delle soluzioni congrue alla nostra vertenza, oltre al tavolo nazionale con gli assegnatari dei lotti, questa è la strada -aggiungono – Ma sono passate settimane intere dall’ultima riunione tenutasi a Roma al cospetto delle segreterie nazionali, riunite dal Senatore Liris insieme ai vincitori delle aste del servizio a tutele graduali, ma, ad oggi, tutto tace, nulla si muove, nessuna risposta è arrivata a distanza di settimane, i lavoratori continuano a vivere giorni di incertezza
e di ansia”.

“Con questo appello vogliamo la politica affinché i tavoli, sia locali che nazionali, vengano istituiti in tempi brevi. I lavoratori e le lavoratrici hanno diritto di conoscere il loro destino. Le organizzazioni sindacali insieme a tutti i lavoratori e lavoratrici combattono ormai da quasi un anno per trovare la soluzione, per avere un minimo di serenità, per cercare di continuare a costruire il nostro futuro in questo territorio, ma ad oggi. Immota Manet. Ci sottraiamo da eventuali strumentalizzazioni che hanno fini diversi dalla nostra drammatica condizione che ad oggi, al di là di eventuali annunci mirabolanti, non è arrivata nessuna soluzione che riguardi tutti lavoratori e lavoratrici dell’Aquila”, concludono.,