08 Marzo 2024 - 18:43:11
di Martina Colabianchi
La fine del mercato tutelato e il conseguente rischio di perdere il posto di lavoro per 1500 persone in Italia, di cui 100 sono aquilane, sembra aver creato una spaccatura tra i sindacati.
La Fistel Cisl infatti, chiarendo la propria posizione rispetto alla vertenza nazionale, scrive:
“Stiamo costruendo una strada importante a livello nazionale per la salvaguardia di 1500 lavoratori, il primo passo è stato il 13.02.2024 quando, presso il Senato, si è creato un tavolo tecnico tra il Mimit, Società energetiche (Enel, Hera, Illumia, Edison, A2A, Iren e Eon) e segreterie nazionali. Con un comunicato unitario nazionale, uscito nelle ore seguenti l’incontro, si è parlato del buon esito dello stesso, dove le società energetiche tutte si sono rese disponibili alla salvaguardia dell’interno perimetro occupazionale“.
“In attesa nelle prossime settimane – scrivono – di un secondo tavolo tecnico già in costruzione, oggi ci tocca leggere un comunicato di Slc Cgil e Uilcom Uil (ovviamente solo territorio L’Aquila), che di sindacale non ha nulla a che fare e va completamente in controtendenza rispetto a quello che si sta facendo a livello nazionale in maniera unitaria“.
Il sindacato fa riferimento a un comunicato stampa di Slc Cgil e Uilcom Uil in cui, in sostanza, si lamentava un immobilismo generale rispetto alla vicenda e nessuna notizia a seguito del tavolo istituzionale svoltosi a Roma.
“La Fistel Cisl rimane basita da questo comportamento e continuerà insieme a tutti i territori nazionali (Taranto, Palermo, La Spezia, Catanzaro) a costruire quella strada che passo dopo passo dovrà portare alla salvaguardia di 1500 lavoratori con le stesse condizioni economiche contrattuali, senza strumentalizzazione alcuna. I lavoratori non saranno mai merce su cui qualcuno possa raggiungere altri scopi“, hanno concluso.