13 Marzo 2024 - 11:58:31
di Redazione
Un giovane detenuto del carcere di Castrogno a Teramo, ventenne secondo le prime informazioni, si è suicidato nella sua cella.
Il ragazzo, riportano i media locali, si sarebbe impiccato nel bagno, nel giorno del suo compleanno. A lanciare l’allarme è stato il compagno di cella.
Sono subito intervenuti gli agenti della Polizia penitenziaria e poi gli operatori del 118, che non hanno potuto fare altro che constatare il decesso del giovane.
Si tratta del secondo suicidio avvenuto a Castrogno, con modalità analoghe, nel giro di un mese e mezzo: a fine gennaio si era tolto la vita un detenuto di 37 anni.
“Un altro suicidio in carcere. Un’altra sconfitta dello Stato di diritto – così commenta la vicenda la senatrice Ilaria Cucchi -. Mi chiedo a quante altre tragedie ‘annunciate’, perché di questo si tratta, dobbiamo assistere, prima che si intervenga sulle condizioni disumane degli istituti di pena. Ad oggi il senso di impotenza, è per me devastante“.
“Recentemente ho visitato la Casa Circondariale di Castrogno, dove ho potuto constatare di persona una situazione che definire critica è solo un eufemismo: sovraffollamento, eccessivo uso di psicofarmaci, problemi legati alle visite specialistiche dell’Asl e ovviamente agenti in sottorganico. Un drammatico filo rosso unisce tutte le nostre carceri: le disumane condizioni di vita che riguardano tutti, detenuti e agenti, in perenne sotto organico. Una situazione che non si risolve con nuove fattispecie di reato, come fa questo governo o con continue strette securitarie, ma con un lavoro prima di tutto culturale”.
“Bisogna far uscire dal regime di detenzione – spiega – chi è affetto da malattie psichiatriche, i tossicodipendenti, che dovrebbero essere seguiti in altre strutture più idonee e tutti coloro che sono in carcere per scontare i cosiddetti reati minori e che potrebbero usufruire delle misure alternative. Le carceri devono essere svuotate, non riempite. È ora che anche il Governo dei Patrioti se ne renda conto“, conclude.