14 Marzo 2024 - 22:18:15

di Tommaso Cotellessa

L’Aquila, città simbolo di resilienza e rinascita, ha festeggiato nella serata di ieri la conquista del titolo di Capitale Italiana della Cultura, assegnato dal Ministero della Cultura.

Dopo l’emozione vissuta a Roma ieri mattina con l’annuncio del verdetto della commissione nel pomeriggio, il capoluogo abruzzese ha festeggiato con una conferenza stampa organizzata all’interno di Palazzo Margherita, sede della municipalità aquilana.

La notizia ha suscitato grande entusiasmo e orgoglio tra i residenti e gli amanti della cultura, che hanno atteso con ansia l’opportunità di mostrare al mondo intero la ricchezza e la diversità del patrimonio culturale aquilano. Sui social i festeggiamenti hanno affollato profili e bacheche, ma la conferenza stampa è stato il momento in cui le istituzioni hanno dato inizio al vero percorso che condurrà al 2026

Nel corso dell’evento sono stati presentati i progetti e le iniziative che caratterizzeranno il programma culturale del 2026 offrendo uno sguardo sulle attività previste per celebrare questo importante riconoscimento conseguito grazie al dossier “L’Aquila città del multiverso” di cui è direttore scientifico il prof. Alessandro Crociata.

Il sindaco ha espresso la sua gratitudine per il sostegno e l’impegno dimostrato dalla comunità locale, sottolineando l’importanza di questa designazione per il rilancio e lo sviluppo della città dopo gli eventi sismici che l’hanno colpita nel passato. Una candidatura, ha sottolineato Biondi, che vuole essere paradigma delle aree interne, dei comuni del cratere, di tutto il territorio abruzzese ed oltre, come testimonia la partnership con la città di Rieti.

Abbiamo un anno e mezzo di tempo per lavorare su questo progetto” ha dichiarato il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi “utilizzeremo questo anno e mezzo come fase preparatoria per mettere in campo delle iniziative che diano il senso compiuto di una volontà che va oltre le mura cittadine, lo voglio ribadire,  perché questo è un progetto che si allarga ai comuni del cratere e che abbraccia tutta la Regione Abruzzo fino a comprendere anche tutti quei territori che tra il 2016 e il 2017 sono stati colpiti da una tragedia simile alla nostra.  L’Aquila capitale italiana della cultura 2026 dovrà farsi paradigma delle aree interne. Riguardo alle possibili difficoltà nel percorso da intraprendere verso il 2026 possiamo dire che se non fossimo in grado di affrontarle non saremmo dei buoni amministratori ,anzi, non saremmo dei buoni cittadini. Inevitabilmente ci saranno dei problemi, sicuramente rimane ancora la questione degli spazi utilizzabili per l’offerta culturale, ma in fondo il dossier va anche in questa direzione, quella di capire come affrontare e superare le difficoltà per fare cultura anche in condizioni non sempre facili. Noi siamo pronti anche a codificare un modo nuovo di fare cultura. Il dossier l’Aquila città del multiverso è stato curato dal direttore scientifico Alessandro Crociata già GSI adesso università di Pescara e dal professor Pierluigi Sacco, che poi sono gli stessi che hanno curato anche il dossier della precedente candidatura. Sono due esperti della materia, due esponenti del mondo scientifico ed accademico, quindi non è un dossier solo basato sulle suggestioni o sulle emozioni ma ha anche dei suoi canoni precisi”

Oltre al primo cittadino nel corso dell’evento è intervenuto il presidente della Regione Marco Marsilio, il quale ha sottolineato quanto il risultato ottenuto sia il frutto di un lungo lavoro messo in campo negli anni con la prima candidature tentata da L’Aquila e poi con quella di Pescina, entrambe non convogliate in una vittoria. Marsilio ha guardato però anche al futuro sottolineando l’importanza di questa occasione anche in vista del giubileo del 2025 che vedrà la città dell’Aquila in prima linea e a stretto contatto con l’amministrazione di Roma.

L’Aquila lo meritava” ha dichiarato Marsilio “è stata davvero un lungo lavoro quello che ha portato a raggiungere questo obiettivo. Non è facile già entrare tra le 10 città finaliste, in passato abbiamo perso due partite ma abbiamo imparato dalle sconfitte a capire che cosa mancava e cosa bisognava aggiungere di più. Questa volta ce l’abbiamo fatta, confidavamo molto perché il programma dossier presentato dalla città dell’Aquila con gli esperti di altissimo profilo scelti e con il sostegno di tutte le istituzioni culturali e scientifiche del territorio e il sostegno allargato anche della città di Rieti ce l’abbiamo fatta”. Il presidente della Regione inoltre ha rivolto un sentito ringraziamento al sindaco Biondi per il lavoro fatto per far sì che questa impresa riuscisse.

Inoltre nel corso della conferenza ha preso la parola anche Letizia Rosati, assessore alla cultura del comune di Rieti, la quale ha dichiarato:

Quella provata oggi è stata emozione forte, che ci ha fatto sentire una squadra, una famiglia. L’Aquila e Rieti sono province diverse ma con radici comuni profonde lontanissime e variegate“.

Anche il sindaco di Ascoli Piceno Marco Fioravanti è intervenuto dichiarando :

“Siamo sempre state due citta una a fianco all’altra e ora festeggiamo un nuovo modello di rilancio, con la
capacita di fare rete per le aree interne. Con il commissario Castelli stiamo lavorando per immaginare di riempire le scuole e le case che si ricostruiscono, attraverso la capitale della cultura possiamo riempire le aree interne

” Quella che giochiamo è una partita di squadra, frutto del lavoro fatto in 15 anni di ricostruzione.” queste le parole di Raffaello Fico, titolare dell’Ufficio speciale per la ricostruzione dei Comuni del Cratere (Usrc) “Come Usrc siamo sul campo al servizio delle comunità. Ringraziamo il sindaco per averci coinvolti, in una sfida che si apre al territorio e dei sindaci dell’ aquilano con cui si sono fatte tante battaglie. Un lavoro di squadra fatto negli anni che oggi si attua in modo diverso per una sfida immateriale e molto difficile perché ci giochiamo tutto sulla cultura”.

Sono inoltre intervenuti la direttrice del Museo Nazionale D’Abruzzo Federica Zalabra, il coordinatore scientifico del dossier della candidatura Pierluigi Sacco e il direttore della candidatura Alessandro Crociata, in qualità di sostenitori della candidatura nel corso dell’audizione che si è svolta il 4 marzo.

Oltre ai relatori erano presenti tutte le massime autorità cittadine, dal cardinal Petrocchi al Prefetto Di Vincenzo, ai nostri microfoni è intervenuto, non nascondendo l’emozione, il sottosegretario Fausta Bergamotto:

L’Aquila capitale della cultura 2026 è un sogno realizzato. Ci si sta lavorando da tantissimo tempo, il risultato raggiunto oggi ci emoziona, ci riempie di orgoglio ,siamo tutti felicissimi non appena il sindaco ci ha detto che ci sarebbe stata la conferenza stampa all’Aquila abbiamo lasciato tutto, io da Roma sono partita e sono venuta qui perché questa è veramente un’occasione storica. Devo dire che L’Aquila merita questo risultato perché è una città che ha tutte le caratteristiche per avere questo riconoscimento. Sono felicissima e per questo ringrazio tutte le persone che hanno lavorato su questo progetto ringrazio in modo sentito e particolare il sindaco Biondi che ha trasformato questa città e che oggi l’ha portata alla ribalta delle cronache. Grazie sindaco, viva l’aquila, forza L’Aquila