Cifaldi all’incontro Garanti detenuti regionali: "L’Abruzzo capofila nella tutela dei ristetti"

19 Marzo 2024 - 18:41:11

Il garante dei detenuti di Regione Abruzzo, Gianmarco Cifaldi, ha
partecipato, lo scorso venerdì 15 marzo a Roma, all’incontro dei Garanti
regionali, convocato dal “Garante nazionale dei diritti delle persone
private della libertà (Gnpl). “La nostra regione – ha detto Cifaldi – è
stata riconosciuta dal presidente dell’autorità garante, Felice Maurizio
D’Ettore, come esempio significativo a livello nazionale per
l’attivazione di buone prassi nella gestione delle problematiche
carcerarie. L’Abruzzo è capofila per il progetto ‘Cartella Sanitaria
digitale’, un fascicolo completo che racchiude ogni informazione
relativa all’assistenza sanitaria fornita ad ogni singolo detenuto.
Inoltre – sottolinea il Garante abruzzese – ho rappresentato la
difficile situazione che vivono i ristretti e il personale carcerario in
alcune case circondariali delle regione. Ho chiesto di supportare
ulteriormente la nostra azione per mettere in campo iniziative concrete
tese ad eliminare le residue criticità che possono scatenare fenomeni di
aggressività o autolesionismo, fino a sfociare in casi di suicidio”. Il
presidente del Garante nazionale, D’Ettore, affiancato dagli altri
componenti dell’autorità, Irma Conti e Mario Serio, ha sottolineato
l’importanza di risposte unitarie, condivise e concrete nel rispetto
delle diverse sensibilità. “Non si può dubitare – ha detto – che il
valore della persona nella sua interezza debba essere la finalità e che
la strada da seguire sia quella tracciata dalla Carta costituzionale: in
questa direzione si inserisce l’impegno e l’attenzione del Garante
rispetto al tema importantissimo e trasversale della tutela della salute
in tutti i luoghi di privazione della libertà compresi i Centri per il
rimpatrio (CPR). Sulla situazione nazionale delle carceri è intervenuto
il portavoce della Conferenza dei Garanti territoriali, Samuele
Ciambriello, che ha delineato i problemi principali: “Sovraffollamento
carcerario, eventi suicidari, alto numero di persone detenute con pene
residue brevi e per i quali occorre intervenire con misure ad hoc ovvero
anche attraverso un’applicazione ragionevole delle misure di esecuzione
penale esterna già previste dall’ordinamento”. Le conseguenze immediate
della nuova fase di stretta collaborazione tra Garanti saranno la
prossima sottoscrizione di un Protocollo di intesa di coordinamento
delle attività comuni mirante a raggiungere i primi risultati concreti e
la imminente creazione di gruppi di lavoro tra Collegio del Garante e
Conferenza dei Garanti territoriali, volta anche a richiedere la
partecipazione dei Dipartimenti ministeriali interessati nelle materie
di competenza. La Conferenza dei Garanti territoriali ha, infine,
offerto la propria disponibilità ad effettuare attività di monitoraggio
e studi per avviare azioni comuni di sistema al fine di promuovere un
innalzamento dei livelli di tutela dei diritti delle persone private
della libertà. (red)