20 Marzo 2024 - 10:08:21
di Redazione
La durissima denuncia lanciata dal Partito Democratico nei giorni scorsi, nella quale si sollevava l’ipotesi di una mancanza di trasparenza sul concorso per direttore del Centro Servizi per Anziani (ex Onpi), era destinata a far discutere e infatti così è stato.
Le pesanti accuse riguardo la presenza di volti noti nelle posizioni apicali della graduatoria, frutto delle operazioni concorsuali, hanno fatto sorgere interrogativi riguardo la validità del concorso stesso.
Sulla questione il consigliere Fabio Frullo che è intervenuto in modo netto: “Quella che ha portato alla graduatoria per l’assunzione del dirigente dell’ex Onpi è una procedura concorsuale ad evidenza pubblica che dunque rispetta i criteri di trasparenza e legittimità. Tutti hanno diritto a partecipare ad un concorso – prosegue il consigliere Udc – e se qualcuno ha delle perplessità sulla trasparenza di azioni pubbliche deve assumersi la responsabilità di adottare le iniziative che crede più opportune”.
Non lascia spazio a dubbi Frullo che peraltro richiama ad una sorta di assunzione di responsabilità i consiglieri d’opposizione, invitandoli qualora ne sentissero la necessità a portare la vicenda nelle aule di tribunale mettendoci la faccia.
Tra i banchi della maggioranza, la posizione tenuta sembra piuttosto unanime, non dando seguito alle polemiche di questi giorni e sminuendo di fatto le pesanti accuse avanzate dagli esponenti dem, che nella nota dei giorni scorsi avevano chiesto il ritiro di tutti gli atti prodotti relativi al concorso.
Rispetto alle dichiarazioni del consigliere Udc, Daniele Ferella in quota Lega ha un approccio molto simile: “I procedimenti amministrativi sono appunto amministrativi – ha detto l’esponente del Carroccio – la politica non deve entrare in queste tematiche. Come Lega – prosegue Ferella – abbiamo chiesto che si facesse un concorso per dare alla struttura dell’ex Onpi un nuovo dirigente e questo è avvenuto, qui si ferma la politica”.
Di segno opposto ai due consiglieri di maggioranza, le parole del consigliere Simona Giannangeli capogruppo di L’Aquila Coraggiosa che interpellata ha lanciato strali sull’amministrazione Biondi dicendo come: “Siamo ancora una volta davanti alla logica spartitoria che domina questo territorio”.
Per la Giannangeli questa vicenda oltre ad essere “vergognosa” è anche “pericolosa” per la tenuta democratica del territorio. “Assistiamo a una spartizione di posti di lavoro nei confronti dei fedelissimi e degli asserviti al sindaco al suo partito – attacca l’esponente d’opposizione – Dobbiamo valutare come opposizioni la pericolosità di quanto sta accadendo”, assicurando che L’Aquila Coraggiosa “affiancherà i partiti di opposizione in tutte le operazioni volte al ritiro degli atti prodotti relativi al concorso”.
Sulla questione anche l’esponente dem Stefano Palumbo che, come presidente della Commissione Garanzia e Controllo, ha annunciato di aver richiesto l’acquisizione di tutti gli atti relativi al concorso in questione.
Palumbo, analizzata la vicenda, ha annunciato questa mattina la convocazione di una seduta di V Commissione su questo tema, unitamente a quello del Comando di Polizia Municipale.
Una vicenda complessa quella che si è aperta di non facile soluzione, almeno per il momento. Resta da capire se la medesima rimarrà all’interno dell’aula del consiglio comunale risolvendosi con un nulla di fatto o se, come ha paventato qualcuno, finirà nella aule di giustizia. Sia nell’uno che nell’altro caso però solo il tempo potrà dirlo.