20 Marzo 2024 - 09:33:49
di Redazione
Si svolgerà venerdì prossimo, 22 marzo, presso il Teatro dell’Accademia di Belle Arti dell’Aquila una giornata di lavori dedicati al lavoro della storica critica d’arte Lorenza Trucchi
L’1-2 giugno del 1973 su Momento Sera, un quotidiano sul quale pubblicava spesso, Lorenza Trucchi, nell’articolo dal titolo Quadriennale: ultimo tempo. La ricerca estetica dal ’60 al ’70, a proposito della X Quadriennale Nazionale d’Arte di Roma, coglie tra i più giovani artisti presenti nella mostra “il bisogno di fare subito storia”.
“Questa espressione ci è dunque sembrata efficace per sintetizzare una metodologia particolare della storica della critica Lorenza Trucchi, alla quale con questo Convegno abbiamo voluto dedicare un’attenzione particolare. Trucchi ha attraversato la storia dell’arte italiana e non soltanto, come questa giornata potrà dimostrare – si legge in una nota di Abaq – Guardare da vicino, indulgente a quelle che apparivano le più utilizzate classificazioni per contestualizzare tendenze, opere e artisti, Trucchi ha inventato un metodo: sguardo ravvicinato e senza filtri sulle opere, amicizia con gli artisti, conoscenza delle situazioni delle quali parlava, continui confronti con contesti europei e internazionali per aprire e dare respiro alla scrittura critica”.
Il C
Il convegno vuole restituire il ritratto di una donna critica militante la cui scrittura rigorosa e appassionata al contempo, ha saputo registrare e descrivere in maniera indipendente una storia dell’arte sempre considerata come il crocevia di contraddizioni, discontinuità, aperture e vitalità delle ricerche artistiche.
Gli anni dell’insegnamento all’Accademia di Belle Arti L’Aquila sono, inoltre, lo spunto per questa giornata di studio. Il Convegno si articola in due Sessioni con interventi di: Marco Brandizzi (Direttore dell’Accademia di Belle Arti L’Aquila – Saluti istituzionali), Maria Alicata, Laura Castellano, Lea Contestabile, Elisabetta Cristallini, Maria D’Alesio, Marco Di Capua, Giuseppe Di Natale, Barbara Drudi, Francesca Franco, Peter Benson Miller, Luca Scarlini, Carla Subrizi.
Un particolare ringraziamento va al Fondo Lorenza Trucchi e all’Archivio della Quadriennale Nazionale di Roma.
Brevi note biografiche su Lorenza Trucchi
Nasce nel Principato di Monaco nel 1922 e nel 1934 si trasferisce a Roma con la famiglia. Compiuti gli studi classici, si laurea in Giurisprudenza ma, attratta dal giornalismo culturale, rinuncia alla professione forense. Nel 1949 pubblica i primi articoli. Dal 1950 collabora ai quotidiani: “Il Momento”, “Il Gazzettino”, “Il Corriere mercantile” e ai periodici: “Leggere”, “Il Taccuino delle Arti”, “Giovedì”, “Art Dossier”. Nel 1955 inizia a scrivere su “La Fiera Letteraria”, dove ben presto, per incarico del direttore, Diego Fabbri, assume il coordinamento della sezione Arti figurative e Architettura. Nel 1971 è invitata da Dino Buzzati e Franco Russoli a collaborare alla pagina d’arte del “Corriere della Sera”. Dal 1967 al 1977 è titolare su “Momento Sera” della rubrica settimanale “Arte per tutti”. Dalla fondazione è critico d’arte de “Il Giornale Nuovo” e de “La Voce” di Indro Montanelli. È redattore con Giovanni Carandente, Marisa Volpi, Mario Verdone della rivista “Qui Arte Contemporanea”. Cura l’inserto d’arte della rivista “L’Europa letteraria”, diretta da Giancarlo Vigorelli dal 1961 al 1968. Tra le pubblicazioni si ricordano: Qualche ritratto da Cézanne a Pollock, Carocci 1961; Carmelina, Vanni Scheiwiller, Milano 1964; Dubuffet, De Luca 1965; Francis Bacon, Fratelli Fabbri, Milano 1975 (tradotto e pubblicato anche a Londra, New York e Parigi negli anni successivi); Franco Sarnari, Vallecchi 1983; Arte per tutti, Edizioni della Cometa 1992; Francis Bacon, De Luca Edizioni d’Arte 2005; Carteggio Dubuffet – Trucchi, De Luca Edizioni d’Arte 2014. Cura in prima persona o collabora a numerosi progetti espositivi in gallerie private e in importanti sedi istituzionali, nazionali e internazionali. In particolare, si ricordano le mostre monografiche dedicate all’artista informel Jean Dubuffet (Palazzo Grassi, Venezia, 1964; Palazzo della Promotrice delle Belle Arti al Valentino, Torino, 1978, itinerante a: Berlino, Vienna, Colonia, 1980-1981; Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma, 1989; Centre Pompidou, Parigi, 2001); alle ricerche astrattiste maturate all’interno delle Avanguardie storiche e all’arte astratta e informale europea e americana del secondo dopoguerra (X Quadriennale Nazionale d’Arte di Roma Situazione dell’arte non figurativa, 1973;Piero Sadun, Palazzo Barberini, Roma, 1976; Da Kandinsky a Pollock. La vertigine della non forma, Museo cantonale d’arte, Lugano, 2001; Alberto Magnelli d’après le Futurisme, 1919-1931, Musée d’art moderne, Troyes, 2002; Informale: Jean Dubuffet e l’arte europea 1945-1970, Foro Boario, Modena, 2005), cui si aggiungono quelle dedicate a protagonisti della figurazione del primo e secondo Novecento: Renzo Vespignani (Villa Medici, Roma, 1985), Franco Gentilini (Palazzo Venezia, Roma, 1986), Mino Maccari (Banca Carisma, Macerata – Fondazione Memmo, Roma, 1993), Pedro Cano (Terme di Diocleziano, Roma, 2008).
Dal 1969 al 1994 ha la cattedra di Storia dell’arte presso le Accademie di Belle Arti dell’Aquila e poi di Roma. Nel 1982 è nominato commissario del Padiglione Italia della XL Biennale Internazionale d’Arte di Venezia e, successivamente, fa parte della Commissione Esperti del Settore Arti Visive delle Biennali d’Arte di Venezia del 1988 e del 1990. Dal 1995 al 2001 è Presidente dell’Esposizione Nazionale Quadriennale d’Arte di Roma. Dal 2008 è Accademico Cultore dell’Accademia Nazionale di San Luca di Roma.