22 Marzo 2024 - 12:41:30
di Tommaso Cotellessa
Lorenza Trucchi, storica critica d’arte già docente presso l’Accademia delle Belle Arti dell’Aquila che oggi vanta ben 102 anni di vita, è stata la protagonista di un convegno a lei dedicato dall’Accademia che, sul solco dello studio relativo ai docenti e i direttori che hanno fatto la storia dell’arte italiana e dell’Accademia aquilana, ha voluto omaggiare la storia e il contributo della docente che si è sempre distinta per il suo approccio originale alla storia dell’arte.
Il metodo Trucchi è infatti quello basato sull’importanza di guardare da vicino in maniera indulgente a quelle che apparivano le più utilizzate classificazioni per contestualizzare tendenze, opere e artisti, lo sguardo della Trucchi è sempre stato ravvicinato e senza filtri sulle opere, anche grazie all’amicizia con gli artisti, alla conoscenza delle situazioni delle quali parlava e ai continui confronti con contesti europei e internazionali per aprire e dare respiro alla scrittura critica.
Particolare attenzione è stata riservata all’approccio innovativo adottato dalla Trucchi e offerto ai propri studenti, ma dalla giornata di studi è emerso anche il ritratto di una donna critica militante la cui scrittura rigorosa e appassionata al contempo, ha saputo registrare e descrivere in maniera indipendente una storia dell’arte sempre considerata come il crocevia di contraddizioni, discontinuità, aperture e vitalità delle ricerche artistiche.
“Fare subito storia“, questa la citazione della Trucchi scelta come titolo del convegno. Parole che oltre a sottolineare la passione e la tensione verso le avanguardie e la sperimentazione della critica d’arte, nel corso degli anni sono anche divenute realtà. Lorenza trucchi è infatti parte di quella storia che si è fatta nella costruzione dell’Accademia delle Belle Arti dell’Aquila, un vero dono al capoluogo abruzzese.
A sottolineare l’importanza di questa figura per lo scenario aquilano sono stati gli interventi dei numerosi relatori, tra questi Maria Alicata, Laura Castellano, Lea Contestabile, Elisabetta Cristallini, Maria D’Alesio, Marco Di Capua, Giuseppe Di Natale, Barbara Drudi, Francesca Franco, Peter Benson Miller, Luca Scarlini, Carla Subrizi.
In particolare la Contestabile, docente presso l’Accademia, ha dichiarato ai nostri microfoni:
“Lorenza Trucchi è stata una delle docenti più importanti dell’Accademia e tra le più legate ad essa fin dalla sua nascita. Questa giornata è importante perché ricordando la storia della Trucchi stimo ricordando la storia della nostra Accademia che è stata ed è ancora un dono a questa città. Infatti dobbiamo sempre ricordare coloro che danno lustro e cultura al nostro territorio. Sono davvero onorata di essere fra le relatrici fi questo convegno, Lorenza mi ha cambiato la vita facendomi appassionare all’arte“
Ad aprire la giornata è stato il direttore dell’Accademia di Belle Arti dell’Aquila Marco Brandizzi L’Aquila il quale ha dichiarato ai nostri microfoni:
“Quella di oggi è una giornata importante con la quale proseguiamo il nostro percorso di studio sui direttori e i docenti che hanno creato la nostra accademia, che nasce come accademia sperimentale“. Brandizzi inoltra ha sottolineato l’attenzione che sin dalla sua fondazione l’accademia ha sempre riservato alle avanguardie artistiche, così come fece la stessa Trucchi che nell’insegnare la storia dell’arte narrava anche la cronaca di quanto avveniva nel presente artistico dei suoi allievi.
Riportiamo di seguito delle brevi note biografiche su Lorenza Trucchi, forniteci dall’Accademia:
Nasce nel Principato di Monaco nel 1922 e nel 1934 si trasferisce a Roma con la famiglia. Compiuti gli studi classici, si laurea in Giurisprudenza ma, attratta dal giornalismo culturale, rinuncia alla professione forense. Nel 1949 pubblica i primi articoli. Dal 1950 collabora ai quotidiani: “Il Momento”, “Il Gazzettino”, “Il Corriere mercantile” e ai periodici: “Leggere”, “Il Taccuino delle Arti”, “Giovedì”, “Art Dossier”. Nel 1955 inizia a scrivere su “La Fiera Letteraria”, dove ben presto, per incarico del direttore, Diego Fabbri, assume il coordinamento della sezione Arti figurative e Architettura. Nel 1971 è invitata da Dino Buzzati e Franco Russoli a collaborare alla pagina d’arte del “Corriere della Sera”. Dal 1967 al 1977 è titolare su “Momento Sera” della rubrica settimanale “Arte per tutti”. Dalla fondazione è critico d’arte de “Il Giornale Nuovo” e de “La Voce” di Indro Montanelli. È redattore con Giovanni Carandente, Marisa Volpi, Mario Verdone della rivista “Qui Arte Contemporanea”. Cura l’inserto d’arte della rivista “L’Europa letteraria”, diretta da Giancarlo Vigorelli dal 1961 al 1968. Tra le pubblicazioni si ricordano: Qualche ritratto da Cézanne a Pollock, Carocci 1961; Carmelina, Vanni Scheiwiller, Milano 1964; Dubuffet, De Luca 1965; Francis Bacon, Fratelli Fabbri, Milano 1975 (tradotto e pubblicato anche a Londra, New York e Parigi negli anni successivi); Franco Sarnari, Vallecchi 1983; Arte per tutti, Edizioni della Cometa 1992; Francis Bacon, De Luca Edizioni d’Arte 2005; Carteggio Dubuffet – Trucchi, De Luca Edizioni d’Arte 2014. Cura in prima persona o collabora a numerosi progetti espositivi in gallerie private e in importanti sedi istituzionali, nazionali e internazionali. In particolare, si ricordano le mostre monografiche dedicate all’artista informel Jean Dubuffet (Palazzo Grassi, Venezia, 1964; Palazzo della Promotrice delle Belle Arti al Valentino, Torino, 1978, itinerante a: Berlino, Vienna, Colonia, 1980-1981; Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma, 1989; Centre Pompidou, Parigi, 2001); alle ricerche astrattiste maturate all’interno delle Avanguardie storiche e all’arte astratta e informale europea e americana del secondo dopoguerra (X Quadriennale Nazionale d’Arte di Roma Situazione dell’arte non figurativa, 1973;Piero Sadun, Palazzo Barberini, Roma, 1976; Da Kandinsky a Pollock. La vertigine della non forma, Museo cantonale d’arte, Lugano, 2001; Alberto Magnelli d’après le Futurisme, 1919-1931, Musée d’art moderne, Troyes, 2002; Informale: Jean Dubuffet e l’arte europea 1945-1970, Foro Boario, Modena, 2005), cui si aggiungono quelle dedicate a protagonisti della figurazione del primo e secondo Novecento: Renzo Vespignani (Villa Medici, Roma, 1985), Franco Gentilini (Palazzo Venezia, Roma, 1986), Mino Maccari (Banca Carisma, Macerata – Fondazione Memmo, Roma, 1993), Pedro Cano (Terme di Diocleziano, Roma, 2008). Dal 1969 al 1994 ha la cattedra di Storia dell’arte presso le Accademie di Belle Arti dell’Aquila e poi di Roma. Nel 1982 è nominato commissario del Padiglione Italia della XL Biennale Internazionale d’Arte di Venezia e, successivamente, fa parte della Commissione Esperti del Settore Arti Visive delle Biennali d’Arte di Venezia del 1988 e del 1990. Dal 1995 al 2001 è Presidente dell’Esposizione Nazionale Quadriennale d’Arte di Roma. Dal 2008 è Accademico Cultore dell’Accademia Nazionale di San Luca di Roma.