26 Marzo 2024 - 22:00:00
di Giustino Masciocco
Elezioni regionali, rappresentanza all’interno del Consiglio comunale, sicurezza in città: questi ed altri i temi al centro dell’intervista del nostro giornale al vicesegretario provinciale di Forza Italia, Giorgio De Matteis.
Partiamo dalle elezioni regionali: all’Aquila, Forza Italia ha preso quasi il 17% delle preferenze, diventando così il terzo partito dopo Partito Democratico e Fratelli d’Italia. Come pensa che si svilupperà la discussione politica a livello regionale e a quello comunale?
Il risultato sulla città dell’Aquila, 16,5%, è un risultato straordinario che testimonia la crescita di Forza Italia in maniera esponenziale. Il 13,44% a livello regionale è un’ulteriore testimonianza che si aggiunge a questo splendido risultato sulla città. A questo punto i quattro eletti rappresentano un punto di riferimento importante per tutta l’area moderata. È stata anche un’indicazione di carattere nazionale se vogliamo perché, nelle ultime due settimane, anche il risultato della Sardegna ha lasciato trasparire un tentativo di recupero da parte del centrosinistra e, quindi, anche l’Abruzzo è diventato un po’ il punto di riferimento della politica nazionale. Quindi, in sede regionale sicuramente avremo delle presenze importanti dal punto di vista degli incarichi che andremo a ricoprire, degli uomini che sono stati eletti e questo, a cascata, si riverbererà anche nelle amministrazioni comunali.
Mettiamo un attimo da parte i risultati elettorali e concentriamoci sulla questione sicurezza nella città dell’Aquila. Voi come Forza Italia avete più volte denunciato, insieme alle opposizioni in Consiglio comunale, la percezione di pericolo che c’è nella città e più volte avete adombrato il rischio che si potesse arrivare a situazioni molto più gravi. Ora c’è scappato il morto. Come pensate di convincere il Comune dell’Aquila ad adottare le misure che voi spesso avete chiesto?
Ricordiamo che nella passata consiliatura già io, ma anche molti altri, avevamo sottoposto al sindaco questo problema di estrema serietà che va affrontato con molta delicatezza, ma allo stesso tempo con molta convinzione. Da qualche tempo a questa parte i cittadini percepiscono una condizione di insicurezza che non è più, purtroppo, solo percezione, in particolare dopo l’ultimo drammatico episodio che si è verificato con la morte dell’uomo di qualche giorno fa. Abbiamo toccato il fondo, non è più possibile accettare una situazione del genere. Le forze dell’ordine svolgono il loro lavoro che è quello di contrasto e repressione dei reati, ma non devono fare il lavoro della politica. La condizione sociale della città necessita di un’attenzione diversa rispetto a quella che c’è stata fino ad oggi. I protocolli firmati in sede di prefettura con il sindaco sono delle panacee, le telecamere, di cui parliamo da sette anni, certo sono importanti, ma bisogna anche metterle per dare seguito a quanto detto, e poi affrontare dal punto di vista sociale la situazione che si sta determinando.
Abbiamo avuto problemi di molestie sessuali, problemi di aggressioni, di risse, di scontri. Questa è una città che non ha mai vissuto una situazione di disagio così forte come quella che stiamo affrontando oggi. Fare finta di nulla perché a qualcuno può dare fastidio parlarne in sede comunale non va bene, se qualcuno pensa che questo problema possa essere sottaciuto eliminandolo in relazione al fatto che le forze dell’ordine svolgono bene il loro compito non va bene. Il problema è che la politica dovrebbe fare molto di più rispetto a quello che ha fatto fino ad oggi.
Voi in Consiglio comunale avete due esponenti, dopo le modifiche che sono avvenute con diversi passaggi. In più, ci sono i tre consiglieri di L’Aquila Futura che fanno capo a Roberto Santangelo che è, attualmente, il presidente del Consiglio comunale. Avete più volte chiesto di poter avere responsabilità di governo dopo che Roberto Tinari, eletto in Forza Italia, è passato poi all’UDC. Di fatto voi, in Giunta comunale, non avete nessun esponente. Perché c’è questa resistenza da parte del sindaco Pierluigi Biondi nel concedervi quello che vi ha concesso, di fatto, dopo l’elezione al secondo mandato quando vi ha dato un assessore pur avendo avuto due consiglieri comunali?
Ricorderà che dal settembre dell’anno scorso avevamo sollevato questo problema che non è soltanto un problema legato alla presenza o meno di un assessore, che pure è normale che ci sia, considerando che siamo una forza determinante e oggi lo siamo ancora di più, se vogliamo, dopo il risultati regionali. Ma siamo stati forza determinate, soprattutto, per la rielezione di Biondi. Non abbiamo l’assessore di Forza Italia, abbiamo due consiglieri che come per tutti i gruppi equivalgono a un assessore. Biondi ha nicchiato da settembre dello scorso anno per problemi piuttosto importanti: già da allora avevamo cominciato a parlare della necessità di discutere delle municipalizzate, sui loro bilanci e le loro difficoltà, e quello che è successo poi con il Centro Turistico del Gran Sasso ne testimonia l’importanza.
Non avete, però, ancora prodotto atti ufficiali in proposito in Consiglio comunale: interrogazioni, interpellanze, mozioni… Ma questo potrebbe avvenire da un giorno all’altro?
Avevamo sollevato il problema del Progetto CASE, dell’utilizzo fondi del PNNR FSC, le scuole… problemi che fanno parte della quotidianità della città. Noi abbiamo sempre sottolineato che va bene “feste e fiori”, come dice qualcuno, la Perdonanza, i Cantieri dell’Immaginario, la bellissima notizia dell’Aquila Capitale Italiana della Cultura 2026, ma la quotidianità della vita dei cittadini è anch’essa molto importante. Da questo punto di vista Biondi non può più nicchiare, ora la campagna elettorale è terminata ma non ci siamo dimenticati di questi problemi.
Forza Italia è quindi ancora convinta di poter avere, oltre ad un ruolo in Consiglio comunale, uno anche all’interno della Giunta. Quindi bisognerà, prima o poi, sedersi intorno a un tavolo e decidere il da farsi. Era stato messo tutto in mano ai nazionali, quindi all’Onorevole Pagano e all’Onorevole Gasparri. Arrivare fino in Parlamento per decidere un assessore in Giunta o meno all’Aquila, a noi cronisti sembra un po’ esagerato.
Anche a me sembra esageratissimo. C’è questo continuo rimbalzare l’argomento da parte di Biondi: da Liris, delegato dal suo partito ad affrontare il tema, a Sigismondi che è segretario regionale e anch’egli senatore. Insomma, tra un po’ avvertiremo anche il Papa o l’ONU per un tema anche abbastanza risibile rispetto a tante altre cose. A questo punto, anche dopo il risultato delle regionali e la presenza di questa formazione politica che è Forza Italia così come, dall’altra parte, la presenza di Roberto Santangelo in Consiglio regionale e comunale, aprirà, dopo il completamento degli organismi regionali, il fronte dell’Aquila città.
Molti mi dicono che Biondi voglia candidarsi alle elezioni europee. Ho letto sul vostro giornale che ha affermato stamane, con fermezza, che intende restare a fare il sindaco, però io ricordo che dopo un anno e mezzo che era stato eletto la prima volta voleva fare il presidente della Regione, e di recente voleva essere candidato in Parlamento. Mi auguro che questa volta quello che dice abbia un riscontro: che abbia compreso, cioè, l’importanza di fare il sindaco dell’Aquila e che resti a fare il sindaco. Il fatto che si candidi o meno non è un nostro problema, ma lo è dal punto di vista della città. Mi auguro, piuttosto, che i problemi seri della città vengano presto risolti, non ci accontenteremo più delle chiacchiere che fino ad ora ha utilizzato.