27 Marzo 2024 - 11:10:36
di Redazione
“Si scopre oggi – con la vigliaccheria tipica di chi sa solo prendere in giro – che le agevolazioni del Superbonus 110% annunciate a dicembre non saranno più valide. Il Governo ieri ha approvato “a sorpresa” un Decreto Legge che taglia le gambe a tutte le opere in corso che, fino a ieri, contavano di arrivare al 15 ottobre prossimo per utilizzare la cessione del credito e proseguire i
lavori. Invece, illudendo tutti, il provvedimento approvato a dicembre (il DL 212/2023) viene adesso rivisto e drasticamente azzerato, gettando nel panico tutti coloro che ne sono coinvolti”.
Lo scrive il consigliere regionale del Partito Democratico Pierpaolo Pietrucci.
“Guarda un po’, tutto questo avviene subito dopo le elezioni: tanto per confermare la miseria politica di
governanti a cui interessa solo prendere i voti, e poi lasciare l’economia locale nello sfascio più totale.
Sfidando il senso del ridicolo, Liris e Sigismondi sbandierano come un successo (!) quello che è un colpo
ferale per l’economia delle aree dei crateri sismici abruzzesi -aggiunge – Bloccando lo sconto in fattura e la cessione del credito, le aziende non potranno più cedere i crediti alle banche e non potranno monetizzare i lavori eseguiti. Centinaia, forse migliaia di abitazioni demolite attraverso il cosiddetto Superbonus Rafforzato (mediante rinuncia al contributo ricostruzione) non potranno essere ricostruite, con la conseguenza di generare migliaia di nuovi sfollati, persone che non vedranno ricostruita la loro casa”.
“La ricostruzione delle Aree dei Crateri sismici si fermerà nuovamente perché tutte le pratiche sono
finanziate in parte con il contributo per la ricostruzione e in parte col Superbonus – conclude – Condomini in tutta Italia che non potranno essere completati, imprese costrette a fallire per mancanza di
liquidità, professionisti che non potranno veder riconosciute le progettazioni e, dulcis in fundo, una
stagione di contenziosi tra proprietari e aziende per una delle più classiche guerre tra poveri.
Anche gli Enti del Terzo settore (per i lavori sulle barriere architettoniche), le cooperative di abitazione e
gli Istituti delle Case Popolari verranno falcidiati. Questa è una mannaia per le aree del cratere, per la realtà aquilana e abruzzese. Si bloccherà tutto perché finora per ogni pratica edilizia del sisma occorreva calcolare l’addendum del 110% perché i soldi per la ricostruzione non sono sufficienti. Serve una mobilitazione generale: i sindaci, le imprese, i professionisti, i cittadini, le organizzazioni
sindacali e di categoria lancino una gigantesca protesta. Si portino in piazza le ruspe e i camion – come hanno fatto gli agricoltori con i loro trattori – per impedire questo danno drammatico. Prima che il testo di questo provvedimento venga scritto, bisogna reagire per impedire il tragico esito che si annuncia”.