27 Marzo 2024 - 19:29:57
di Tommaso Cotellessa
In Abruzzo, negli ultimi mesi, sono stati sventati due tentativi di truffa online grazie agli investigatori della Polizia di Stato, appartenenti alla Sezione Operativa della Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale dell’Aquila. Questi interventi hanno impedito la perdita di considerevoli somme di denaro.
I truffatori hanno adottato le tecniche dello smishing e del vishing, mirate rispettivamente a carpire illegalmente dati finanziari e sensibili delle vittime. Nel primo caso, i malintenzionati inviano messaggi SMS che simulano comunicazioni da istituti finanziari, spesso con un link a un sito web “clone” che raccoglie segretamente le informazioni inserite dalla vittima. Nel secondo, i truffatori, fingendosi dipendenti bancari o membri delle forze dell’ordine, contattano le vittime telefonicamente, spingendole a trasferire fondi su un falso conto “sicuro”.
È importante notare che entrambe queste tecniche sfruttano il “spoofing”, un metodo che consente ai truffatori di falsificare il numero di telefono del mittente, rendendo le comunicazioni più credibili. Ad esempio, una vittima potrebbe ricevere una chiamata apparentemente proveniente dalla Polizia Postale locale, senza sospettare dell’inganno.
In un caso segnalato, la vittima ha ricevuto una chiamata da un individuo che si è presentato come “Commissario Rizzo” della Sezione Operativa per la Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale aquilana. Fortunatamente, la vittima ha interrotto la telefonata e contattato direttamente le autorità competenti, smascherando così l’inganno e consentendo un intervento rapido da parte degli investigatori.
La Polizia di Stato ha rilasciato un avvertimento importante: istituti finanziari e forze dell’ordine non richiedono mai dati personali o informazioni urgenti tramite SMS, email o telefonate. Pertanto, in caso di dubbi su presunti movimenti o richieste sospette, è fondamentale contattare direttamente l’istituto di credito o le autorità competenti.
Inoltre, è consigliabile evitare di cliccare su link presenti in messaggi o email sospette e, invece, accedere ai servizi finanziari tramite app ufficiali o siti web digitando direttamente l’URL nel browser.
Questi recenti casi evidenziano l’importanza della consapevolezza e della prudenza nell’utilizzo dei servizi online, nonché della collaborazione con le autorità competenti per contrastare le minacce digitali e proteggere la propria sicurezza finanziaria.