30 Marzo 2024 - 21:26:24
di Tommaso Cotellessa
Come sempre a ridosso delle festività lo sguardo si volge verso la fuga dalla quotidianità, in cerca di avventure, week-end rilassanti e nuovi posti da scoprire.
Intenzioni di tal genere, oltre ad alleviare la pressione sociale e regalare attimi di relax e riposo agli utenti, sono il motore dell’intero indotto turistico, andiamo dunque a vedere qual è la situazione degli alberghi nella città dell’Aquila e d’intorni per queste festività pasquali.
Secondo quanto riferitoci dal coordinatore alberghi di Cna Turismo L’Aquila, Roberto Laglia, per questa Pasqua negli alberghi aquilani si può calcolare una media del 60% di occupazione, ovviamente con strutture che toccano percentuali più alte ed altre che si arrestano al di sotto del 50%.
Il dato fornitoci da Laglia rappresenta l’occupazione media Otb (on the book) cioè le prenotazioni al momento dell’intervista ovvero nella giornata di ieri, sabato 30 marzo, i dati potrebbero variare variare in base al meteo, per cui a consuntivo i numeri potrebbero essere migliori.
Andando a confrontare il dato di previsione di questo dato con quello relativo alla Pasqua dello scorso anno si registra un lieve calo delle prenotazioni, lo stesso trend in discesa si registra complessivamente nel 2024, almeno confrontando i dati del 2023 considerato un anno da record.
Nello scorso anno i numeri registrati nei mesi di gennaio , febbraio e marzo sono nettamente superiori a quelli registrati in questo anno e si prevede, salvo piacevoli sorprese che questo trend si stabilizzi nel corso dei mesi. Resta il fatto che, per ovvi motivi, ancora non si ha piena contezza dei dati relativi all’anno in corso.
Nel quadro d’insieme descrittoci da Laglia emerge anche la condizione di un turismo alberghiero che viaggia su due velocità, con gli alberghi collocati in città in vantaggio su quelli montani. Una delle situazioni di maggior sofferenza è quella degli alberghi di Fonte Cerreto, che soffrono la mancanza di neve e le difficoltà di una stagione invernale complicata.
A tutti i numeri che abbiamo citato devono essere considerati incisavi ma comunque parziali, è infatti difficile reperire i dati relativi ai fenomeni degli affitti brevi per i quali spesso ci si serve di B&b, strutture all’interno delle quali il conteggio delle prenotazioni si fa più sfuggente rispetto alle strutture alberghiere, sottoposte ad obbligo di comunicazione dei dati alla P.S. e all’Istat