02 Aprile 2024 - 16:39:53
di Martina Colabianchi
Risate e riflessione al Cinema Teatro Zeta che domenica 7 aprile presenta la trasposizione teatrale di “Come ammazzare il marito senza tanti perché” e “Come ammazzare la moglie, e perché“.
Lo spettacolo è a cura di Francesco Fanuele e Antonio Amurri, redattore capo del prestigioso settimanale “Travaso“, che ha lanciato i migliori scrittori e disegnatori satirici della seconda metà del secolo, e autore, fino agli anni Settanta, di numerose trasmissioni televisive di successo e alcuni libri.
La comicità di Amurri, stringata ed elegante, prorompe, in maniera emblematica, con una vena ironica dissacrante. Con i suoi commenti e giudizi portati al limite di assurdi, ma divertenti, “consigli di rapida eliminazione”, mette sotto una spietata lente di ingrandimento vizi e difetti, incomprensioni ed egoismi, nevrosi e comportamenti maniacali di una lunga serie di mogli e di mariti ingombranti, di fronte ai quali non vede altra possibilità che una pronta e spietata eliminazione.
In questa carrellata di “tipi” e di situazioni la comicità che non cede alla tentazione di una battuta volgare o alla costruzione artificiosa di una stupidità assai poco probabile, con le quali molti, troppi, comici tengono banco in questo periodo di crisi dei valori del teatro e di mancanza di veri autori. La comicità di Amurri è costruita su situazioni reali, nelle quali molto spesso rivivono fatti e persone.
L’ambizione dello spettacolo è far riemergere con allegria una comicità elegante intorno al tema delle relazioni di coppia di un tempo, in un parallelismo quanto mai attuale con i paradossali comportamenti di chi anche oggi si appresta alla vita di coppia.
“Come ammazzare la moglie o il marito senza tanti perché” è una commedia dall’umorismo elegante che punta il dito sulla vita di coppia presentando, in maniera esilarante, le dinamiche che caratterizzano a volte inconsapevolmente il vivere quotidiano. Il tutto è giocato in uno specchio che riflette, in una giovane coppia pronta a sposarsi, umori, pensieri e considerazioni sul tema del matrimonio. Un telefono e un giovane esperto pronti a consolare il turbinio di dissapori tra le tante coppie, finche non capita la sua fidanzata e promessa sposa…
Una comicità e tante storie che hanno trovato nella televisione in bianco e nero del Carosello il primo “palcoscenico” per tanti spettatori. Lo spettacolo ne ripropone ambienti e stile, muovendo gli attori in un set televisivo degli anni sessanta in un ping pong dinamico ed effervescente con il Telefono Amico.