03 Aprile 2024 - 10:05:37
di Redazione
Il solido pianismo di Filippo Gorini, “originale e coraggioso” come l’ha definito l’autorevole quotidiano inglese The Guardian, incontra di nuovo I Solisti Aquilani.
Due gli appuntamenti in programma: giovedì 4 aprile, alle 20:30, al teatro Acacia di Napoli per la stagione dell’Associazione Scarlatti; e venerdì 5 aprile, alle 18, nell’auditorium del Parco nella rassegna Musica per la città, allestita nel capoluogo regionale. Il concerto aquilano sarà dedicato alle vittime del sisma che 15 anni fa colpì la città e causò la morte di 309 persone.
Gorini è stato ospite dei Solisti, con il consueto caloroso successo, anche lo scorso anno.
In programma brani di Rota, Beethoven e Britten.
I Solisti Aquilani si avvalgono della direzione artistica di Maurizio Cocciolito.
Nino Rota compose nel 1964/65, su commissione dei Musici di Roma, il concerto per archi, una delle sue pagine più eseguite. E’ il 1800, invece, l’anno in cui Beethoven inizia a comporre il Terzo concerto, scrive Carla Di Lena nelle note di sala, il manoscritto, infatti, porta l’indicazione Concerto 1800. In realtà la gestazione fu piuttosto lunga e si protrasse per qualche anno. Nelle intenzioni di Beethoven questo concerto si distacca dai due precedenti, ed effettivamente la concezione si amplia, si irrobustisce. Il dialogo tra solista e orchestra vede modificati gli equilibri, con un carattere più marcato, più autorevole del pianoforte. Aveva solo 20 anni Britten quando scrisse il piccolo capolavoro che è la Simple Symphony. L’aggettivo simple, semplice, si riferisce alla chiarezza della struttura della composizione, e non certo alla facilità di esecuzione.
Filippo Gorini, ad appena28 anni, ha conquistato critica e pubblico in sale come il Concertgebouw di Amsterdam, il Konzerthaus di Berlino, il Konzerthaus di Vienna, la Elbphilharmonie di Amburgo, la Wigmore Hall di Londra, la Società del Quartetto di Milano, la Fondazione Louis Vuitton di Parigi, la Tonhalle di Zurigo, e con orchestre quali l’Accademia nazionale di Santa Cecilia di Roma, l’Orchestra del Mozarteum di Salisburgo, la Sinfonica di Milano, delle Fiandre, la Gyeonggi Philharmonic di Seoul. Tra i principali impegni della stagione 2023-24, i debutti al Teatro alla Scala, alla Carnegie Hall di New York, al National Centre for the Performing Arts di Pechino. Vincitore del Premio Abbiati, prestigioso riconoscimento della critica musicale italiana, come miglior solista del 2022, Gorini ha ricevuto il Franco Buitoni Award (2023), il Borletti-Buitoni Trust Award (2020), e il premio “Una vita nella musica – Giovani” 2018, assegnato dal Teatro La Fenice di Venezia. Nel 2015 si è aggiudicato il primo premio (con giuria unanime) e il premio del pubblico al concorso Telekom-Beethoven di Bonn.