06 Aprile 2024 - 11:10:03

di Tommaso Cotellessa

Nonostante siano passati quindici anni dal tragico terremoto che nella notte tra il 5 e il 6 aprile del 2009 distrusse la città dell’Aquila provocando 309 vittime al ricorre di questa giornata l’intera nazione si ferma a volger lo sguardo verso il capoluogo abruzzese. Quindici anni fa L’Aquila divenne capitale d’Italia, ritrovandosi, tra lutto e distruzione, sotto gli occhi di tutto il mondo.

Ad oggi, tra ricostruzione materiale e immateriale, il cammino di rinascita della città prosegue e in questa giornata le istituzioni prendono parte a questo cammino.

Mattarella “La ricostruzione è un dovere

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione del 6 aprile è tornato a lanciare un monito sull’importanza della presenza dello stato nel processo di ricostruzione e di quanto sia un dovere dell’intera nazione ricostruire L’Aquila.
La piena ricostruzione della Città e dei borghi è un dovere e un impegno da proseguire. Per ogni componente sociale, anzitutto per le Istituzioni. Così come tale è l’opera di riconnessione del tessuto sociale“. Così in una dichiarazione il presidente della Repubblica. “La memoria di eventi così tragici – sottolinea ancora il Capo dello Stato – deve dunque diventare per tutto il Paese ammonimento e impegno, per non trascurare mai il valore della vita umana e l’integrità delle Comunità“, continua Mattarella.

“Il terremoto di quindici anni or sono, nella notte tra il 5 il 6 aprile, – ricorda Mattarella – sconvolse L’Aquila e il territorio circostante, strappando alla vita più di 300 persone. La distruzione si abbatté sul centro storico, sulla periferia, sui borghi vicini, lasciando tutta la Comunità nazionale attonita e sconvolta. Il Paese seppe reagire, mobilitando tutte le proprie energie, mentre gli abitanti dell’area colpita dal sisma trovarono la forza per iniziare a ricostruire le case, i luoghi di lavoro, le scuole, per recuperare, per quanto possibile, le bellezze artistiche”.Il percorso di rinascita di quella terra – aggiunge – è divenuto un traguardo e un patrimonio civico comune”.

Meloni: “L’Aquila un modello

La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha ricordato quanto la città dell’Aquila sia stata e sia ancora un modello di ricostruzione e del modo in cui affrontare le emergenza.
“L’Aquila è un modello, per la risposta che lo Stato ha dato fin dalla gestione dell’emergenza, passando per la ricostruzione fino alla rigenerazione degli ultimi anni, di cui si stanno vedendo i primi effetti“. Così la premier Giorgia Meloni. “Il governo è impegnato per dare sempre maggiori certezze. Un impegno, il nostro, che continueremo a portare avanti con grande attenzione per la città e le aree interne, territorio forte e orgoglioso che ha mostrato grande dignità nei momenti più difficili”, aggiunge.

“Rivolgo un pensiero ai tanti che, a vario titolo e nelle diverse fasi, hanno fornito il loro contributo: gli italiani che mostrarono grande solidarietà e vicinanza; i volontari che si mobilitarono nei giorni e nei mesi successivi; le donne e gli uomini, delle Istituzioni e non, che con abnegazione e impegno hanno contribuito a portare avanti una ricostruzione che è diventata un esempio”, afferma ancora Meloni. La presidente del Consiglio ricorda quanto fatto dal governo: “Con la nostra prima legge di bilancio abbiamo stanziato, con visione pluriennale e come non era mai accaduto, le risorse necessarie per gli Enti locali. Abbiamo, inoltre, semplificato la normativa per la ricostruzione pubblica e sbloccato i fondi per completare la ricostruzione delle scuole e reperito quelli per concludere il Teatro Comunale dell’Aquila. Un impegno, il nostro, che continueremo a portare avanti – assicura – con grande attenzione per la città e le aree interne, territorio forte e orgoglioso che ha mostrato grande dignità nei momenti più difficili. Un abbraccio alle comunità che, ieri sera, si sono ritrovate nel lutto collettivo della fiaccolata e hanno rinnovato il rito della memoria. La rinascita dell’Aquila è la rinascita di un pezzo di noi stessi. Quindici anni fa siamo stati feriti ma abbiamo saputo rialzarci e tornare più forti”.

Fontana “Grazie a chi ha saputo guardare avanti

Il Presidente della Camera dei deputati Lorenzo Fontana ha dichiarato in una nota:

Il dolore, che oggi si rinnova, per il dramma che 15 anni fa colpì L’Aquila e oltre 50 comuni abruzzesi, si accompagna alla consapevolezza di una rinascita possibile, grazie a chi ha saputo guardare avanti, regalando una nuova speranza anche a tanti giovani nati e cresciuti in questi anni. Un pensiero particolare a chi ha perso i familiari, a chi ha avuto la propria vita sconvolta, a chi ha scelto di restare, ricostruendo la propria esistenza nei luoghi della memoria e delle radici. Il loro coraggio e la loro forza sono un esempio straordinario e sono la spinta a proseguire, con sempre maggiore motivazione, nel percorso di piena ripresa“.

Piantedosi “La mia vicinanza alle famiglie delle vittime e a tutte le persone rimaste gravemente ferite “

Il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha espresso la sua vicinanza alla città dell’Aquila in occasione del XV anniversario del sisma che nel 2009 distrusse la città dell’Aquila, causando la morte di 309 persone.

Piantedosi ha espresso particolare vicinanza alle famiglie delle vittime e alle persone gravemente ferite, ha inoltre ricorda l’importante ruolo svolto in quelle terribili ore dagli operatori dei Vigili del fuoco e della Protezione civile, dagli agenti delle Forze dell’ordine e militari, dai volontari e dai privati cittadini che si prodigarono per aiutare coloro che erano in difficoltà.

“La mia vicinanza alle famiglie delle vittime e a tutte le persone rimaste gravemente ferite a causa del violento terremoto che la notte tra il 5 e il 6 aprile del 2009 colpì L’Aquila insieme a 56 comuni del cratere” ha dichiarato il Ministro

“Sono ancora impresse nella memoria di noi tutti le terribili immagini di devastazione e di dolore. Momenti drammatici che videro tutto il Paese mobilitarsi per prestare soccorso alla popolazione. Operatori dei Vigili del fuoco e della Protezione civile, agenti delle Forze dell’ordine e militari, volontari e privati cittadini, si prodigarono con straordinario impegno fin dalle prime ore per salvare vite umane e aiutare gli abitanti dei centri colpiti. A loro tutti va la mia profonda gratitudine” ha sottolineato il titolare del Viminale.

Rosato “Tragedia impressa nella memoria collettiva

Il vicesegretario di Azione Ettore Rosato ha dichiarato “Sono passati 15 anni dal momento in cui, in quel 6 aprile 2009, la vita degli abruzzesi e dell’Italia tutta è stata segnata in modo indelebile dalla terribile tragedia del terremoto che ha colpito la città di L’Aquila e tutta la regione. Le immagini di distruzione, il dolore delle famiglie, l’impegno costante dei soccorritori di quei giorni sono ricordi vivi nella nostra memoria collettiva. Per storia personale so cosa significa vivere una terra segnata da una simile ferita e quanto sia impegnativo ricostruire. Una ricostruzione lenta, difficile, oggi vediamo una città e un territorio che hanno saputo scegliere la strada per rialzarsi.”

Castelli “Quest’anno possiamo guardare al futuro con un po’ più di ottimismo

Il Commissario Straordinario alla Riparazione e alla Ricostruzione sisma 2016 Guido Castelli ha mostrato il suo commiato per l’anniversario del sisma indicando la possibilità di un futuro ottimistico per la città dell’Aquila.

Quest’anno la tragedia dell’Aquila non ci chiama solo a rendere omaggio alle 309 vittime del terremoto di 15 anni fa, ma ci consente di guardare al futuro con un po’ più di ottimismo. La città e il suo territorio hanno affrontato una delle pagine più dure e difficili della loro storia, trovando la forza di rialzarsi senza mai dimenticare quanto accaduto. L’Aquila ha conservato intatte nel tempo memoria e identità ed è grazie a questi valori, e all’ottimo lavoro svolto in questi anni dal Sindaco Biondi, se la città sta rinascendo. Da un lato gli abruzzesi hanno toccato con mano che molto è stato fatto, dal Governo, dalla Regione e da tutte le amministrazioni pubbliche coinvolte nel processo di ricostruzione. Dall’altro lato possiamo vedere nell’Aquila capitale della cultura del 2026 un motivo di rigenerazione e ripresa per tutto il territorio ferito, indirizzato a nuovi appuntamenti di rilancio e di speranza per tutti. Le attività di ricostruzione si sono accompagnate in quest’ultimo anno a un processo di ripresa economica e sociale, grazie al Piano nazionale complementare sismi 2009-2016, che sta contribuendo a fare dell’Appennino centrale un modello di sviluppo per le aree interne. Come ha ricordato il Presidente Giorgia Meloni – l’Aquila è un modello, per la risposta che lo Stato ha dato fin dalla gestione dell’emergenza, passando per la ricostruzione fino alla rigenerazione degli ultimi anni, di cui si stanno vedendo i primi effetti- . La rinascita dell’Aquila è la rinascita di un pezzo di noi stessi. Quindici anni fa siamo stati feriti ma abbiamo saputo rialzarci e tornare più forti”.

Zangrillo “governo al fianco dell’Aquila, 15 anni dopo sisma città guarda al domani con determinazione”

Il ministro per la Pubblica amministrazione, e senatore di Forza Italia, Paolo Zangrillo ha dichiarato in una nota affidata ai social:

Quindici anni dopo il tragico terremoto, L’Aquila è una città dal volto cambiato, che guarda con coraggio e determinazione al proprio domani!. Il Governo continuerà a lavorare al suo fianco, come abbiamo fatto di recente con la stabilizzazione del personale – 376 unità – impegnato negli uffici speciali per la ricostruzione e presso gli enti locali dei crateri dei sismi” che hanno colpito il Centro Italia dal 2002 al 2016.”