11 Aprile 2024 - 10:57:51
di Martina Colabianchi
Caos in Consiglio comunale ad Ortona dove, questa mattina, i consiglieri comunali di Ortona Ilario Cocciola, Angelo DI Nardo, Franco Vanni, Gianluca Coletti, Simona Rabottini, Simonetta Schiazza, Italia Cocco, Antonio Sorgetti e Simonetta Faraone, hanno presentato le proprie dimissioni dalla carica di consigliere comunale di Ortona, dando il via alla procedura di scioglimento del Consiglio comunale e favorendo l’arrivo immediato del commissario straordinario.
L’azione “di forza” dei consiglieri di minoranza arriva dopo il fallimento nel ricomporre la maggioranza in Consiglio comunale. A far traboccare il vaso è stato un episodio risalente al 15 marzo scorso, quando la consigliera di maggioranza Simonetta Faraone ha espresso voto contrario alla variazione dell’addizionale IRPEF prevista nel bilancio di previsione 2024.
Martedì scorso è arrivata anche la diffida del Prefetto di Chieti ad approvare il bilancio di previsione 2024/2026 entro i successivi venti giorni. Se questo non avverrà, il Prefetto provvederà comunque ad avviare la procedura di scioglimento del consiglio comunale. Già nelle scorse settimane i consiglieri di opposizione avevano insistito sui rallentamenti che le tensioni all’interno della Giunta avevano comportato su temi ed azioni di rilevante importanza per il Comune: l’aggiornamento del piano regolatore generale, i progetti Pnrr e l’accesso ai fondi europei, nazionali e regionali, per citarne alcuni.
“Ormai dal 15 marzo scorso la città di Ortona, per la terza volta in due anni, è stata di nuovo senza governo – dichiarano gli ex consiglieri comunali di opposizione Ilario Cocciola, Angelo Di Nardo, Franco Vanni, Gianluca Coletti, Simonetta Schiazza, Simona Rabottini, Antonio Sorgetti ed Italia Cocco – dopo che il sindaco Leo Castiglione ha revocato la nomina degli assessori. Di fronte all’ostinazione del sindaco di andare avanti solo per una personale convenienza politico-elettorale e all’incapacità dello stesso di prendere atto del fallimento del suo progetto amministrativo, abbiamo voluto favorire con le nostre dimissioni l’arrivo del commissario straordinario e l’urgente ripresa delle attività amministrative nell’interesse della comunità ortonese, poiché vi era il concreto rischio della perdita di un ulteriore mese in un periodo delicato per la nostra città“.