12 Aprile 2024 - 09:57:43
di Redazione
“La delibera approvata dalla Giunta comunale dell’Aquila, su mia proposta, con la quale si rivedono le modalità dei commissariamenti dei lavori di ricostruzione privata, ha due obiettivi ben precisi: fornire un’ulteriore accelerazione al completamento della ricostruzione medesima e fare in modo che la stessa sia ben fatta, efficiente e sicura”.
Lo afferma Roberto Tinari, assessore alla Ricostruzione privata, in riferimento alla determina dirigenziale 1416 del 2 aprile scorso “Disciplina delle modalità per l’esercizio, da parte del Comune, del potere sostitutivo di commissariamento, approvazione disciplinare e avviso manifestazione di interesse dell’elenco comunale dei commissari”.
Ci sarà quindi un nuovo elenco di commissari a sostituzione del precedente. I commissari non saranno più scelti con sorteggio, ma da una commissione che ne valuterà i curricula. I commissari dovranno avere requisiti specifici professionali e di capacità tecnico-professionale.
Il commissariamento può avvenire, si legge nella determina, in caso di mancata costituzione del consorzio obbligatorio o mancato conferimento o rinnovo della procura speciale, per il mancato raggiungimento dei risultati nei tempi previsti o mancato funzionamento per inerzia protratta dei consorziati, per inerzia degli organi del Consorzio, per mancato inizio dei lavori nei tempi stabiliti e/o entro il termine inderogabile stabilito dal Comune
“Il fatto di dover essere in possesso di titoli e requisiti di ordine amministrativo, tecnico e finanziario renderà il commissario una figura estremamente motivata nell’espletamento del proprio incarico, potendo contare su una professionalità spiccata in tutti gli ambiti necessari all’assegnazione e al controllo dei lavori – aggiunge – Inoltre, legare il suo compenso all’adempimento dei propri doveri da commissario e soprattutto alle modalità di svolgimento delle proprie funzioni costituirà una garanzia per l’ultimazione degli interventi in tempi ragionevoli. La commissione che sceglierà i commissari degli aggregati, i cui lavori ancora non partono o si sono fermati (se i cantieri sono lumaca, come noto, il Comune non ha responsabilità, ma è tenuto comunque a dare un colpo di spugna all’inerzia che li caratterizza), avrà dunque tutti gli strumenti per operare con la massima trasparenza ed efficacia”.
“La ricostruzione privata sta procedendo con una discreta sollecitudine, visto che gli uffici comunali erogano i buoni contributo con solerzia, ma il nuovo corso voluto con la delibera dell’esecutivo imprimerà una velocità ulteriore – conclude – Sono convinto che, con questo metodo, la ricostruzione privata sarà completata nel giro di cinque-sei anni, e cioè prima delle previsioni temporali fornite dalle strutture tecniche competenti”.