13 Aprile 2024 - 16:26:28
di Martina Colabianchi
Sono cinque gli indagati nell’inchiesta bis sui miasmi della discarica del Cogesa di Sulmona, aperta dalla Procura della repubblica il 30 dicembre 2023 dopo la presentazione di un esposto del vicesindaco, Sergio
Berardi, che aveva chiesto di “verificare il conferimento dei rifiuti pericolosi in discarica, poiché alcuni residenti nei dintorni hanno segnalato un traffico notturno di camion nella discarica e l’accensione di fuochi al di fuori dell’orario lavorativo“.
A seguito delle indagini è scaturita una serie di prescrizioni per l’impianto del Cogesa che dovranno essere ottemperate entro quattro mesi.
Intanto la relazione dell’Arta Abruzzo, che aveva certificato i miasmi dopo lo studio della qualità dell’aria, è finita sul tavolo dell’Istituto superiore della sanità, chiamato in causa dal sindaco di Sulmona, Gianfranco Di Piero. Al vaglio uno studio sulla salute della popolazione.
Nello specifico lo studio di Arta, risalente allo scorso dicembre, aveva dimostrato essere sorgenti rilevanti sia la porzione di discarica esaurita che quella in coltivazione. Il sindaco aveva, quindi, proposto una differente gestione del conferimento della FORSU al fine di contenere le emissioni odorigene, possibilmente con il confinamento delle attività.
Inoltre, era stata proposta la chiusura definitiva della porzione di discarica esaurita e la predisposizione di bocche di campionamento sulle linee di adduzione al biofiltro e sistemi automatici di monitoraggio dei livelli di impaccamento, nonché incremento della frequenza della distribuzione delle velocità superficiali del biofiltro e obbligo di verifica efficienza di abbattimento, oltre al divieto a stoccare all’aperto materiali putrescibili.