Migranti, Eliseo Iannini interviene sulle nuove regole Ue sulla gestione dei flussi migratori

13 Aprile 2024 - 16:36:23

“Il Patto sui migranti approvato dal Parlamento europeo supera le
anacronistiche regole del Trattato di Dublino che hanno fortemente
penalizzato per tanti anni l’Italia e, finalmente, vengono aperti
scenari importanti e migliori nella gestione dei flussi migratori. Ci
potrebbero essere le basi per attenuare un’autentica emergenza per il
nostro Paese caratterizzata da tragedie e sbarchi incontrollati”.
L’architetto abruzzese Eliseo Iannini, candidato per Forza Italia alle
Europee 2024 nella Circoscrizione Meridionale, plaude alla nuova era
avviata dall’Europa sull’annoso problema dell’immigrazione. “Sottolineo
l’apporto decisivo della famiglia politica del Ppe, di cui con orgoglio
fa parte Forza Italia. Adesso, abbiamo l’auspicato equilibrio tra
responsabilità da parte dei Paesi di primo approdo e la solidarietà da
parte degli altri. Basta, dunque, con un sistema disfunzionale che
addossava agli Stati di frontiera, e non solo nel Mediterraneo, tutti
gli oneri di controllo ma, poi, permetteva ai migranti di sparpagliarsi
per tutta l’Ue, creando l’odioso fenomeno dei movimenti secondari,
spesso di clandestini, fonte di tensione tra i Paesi e di mancanza di
sicurezza anche per gli stessi migranti”.
“D’ora in poi”, prosegue Iannini, “la nazione di primo approdo dovrà
raccogliere la domanda di asilo, gestire la persona e la pratica in
tempi rapidi, ma potrà contare sull’aiuto degli altri Paesi sotto forma
di ricollocamenti o contributi finanziari. Inoltre, chi arriva da un
posto del mondo che non si trova in una situazione disastrata, quindi
parliamo dei cosiddetti migranti economici, e non ha diritto alla
protezione dell’Ue verrà rimpatriato in tempi rapidi. Ovviamente,
affinché tutto questo diventi davvero realtà sarà determinante
l’attuazione delle nuove norme e il Ppe, con Forza Italia in prima
linea, promette la massima attenzione. Le 27 nazioni della Ue avranno
due anni di tempo per farlo. I Paesi di primo ingresso, come l’Italia,
non saranno più soli davanti alle sfide poste dall’immigrazione. I primi
a beneficiarne – questo concetto voglio ribadirlo – saranno proprio i
migranti aventi diritto”.