15 Aprile 2024 - 10:48:35
di Redazione
“Come Unione degli Studenti L’Aquila ci uniamo alla preoccupazione ed alla mobilitazione intrapresa dai sindaci della Valle Subequana e dal Comitato dei genitori contro la pluriclasse, che unirebbe la prima e la terza media, presso la scuola di Castelvecchio Subequo”.
Lo scrive in una nota l’Unione degli studenti dell’Aquila in riferimento alle pluriclassi di Castelvecchio Subequo.
“Come in più occasioni abbiamo ribadito, esigiamo una maggiore attenzione verso le aree interne del nostro territorio, che si traduca in una reale tutela nei confronti di tutti quei servizi essenziali per la cittadinanza in vista soprattutto di un reale contrasto allo spopolamento di cui, i piccoli comuni che ci circondano, sono spesso vittime – prosegue l’Udu – Garantire un’istruzione efficace all’interno dei plessi scolastici è fondamentale affinché si possa iniziare a parlare seriamente di ripopolamento delle aree interne e di diritto a restare. Per questo, come sindacato studentesco, stiamo seguendo con attenzione ciò che in questi giorni sta avvenendo in Valle Subequana, unendo anche la nostra voce all’appello di chi si sta mobilitando per chiedere risposte serie e concrete rispetto al rischio pluriclasse”.
“Altrettanto preoccupanti sono i dati che arrivano dall’Ufficio Scolastico Regionale, che prevede per il prossimo anno scolastico quasi 2.500 alunni in meno nelle scuole abruzzesi, di cui 515 nella Provincia dell’Aquila. Ciò porterà inevitabilmente all’accorpamento di diversi plessi, con importanti ricadute verso gli alunni e le loro famiglie, oltre che ad una significativa riduzione di posti di lavoro per il personale scolastico – prosegue – Da mesi, insieme a sindacati e parti sociali, chiediamo a gran voce una risposta concreta al riguardo da parte della politica di maggioranza del territorio, oltre ad un confronto serio sul tema che tenga conto della partecipazione di tutti coloro che vivono il mondo della scuola e dell’istruzione. Purtroppo fino ad ora le attenzioni ricevute non sono state sufficienti e continuano a sottovalutare un problema importante riguardo l’educazione e la formazione in Provincia dell’Aquila. Auspichiamo che la recente mobilitazione a Castelvecchio sia un campanello d’allarme per le istituzioni e che riesca ad aprire la strada ad un dialogo positivo sul tema”.