17 Aprile 2024 - 12:19:10

di Martina Colabianchi

La tutela dei comuni delle aree interne è un tema che Fratelli d’Italia e il governo Meloni curano da tempo. A chi in queste orecome i rappresentanti del centrosinistra – soffia sul fuoco del paventato accorpamento delle classi, presentando interrogazioni e auspicando un cambio della normativa, facciamo notare che già a settembre di quest’anno, grazie a un emendamento di FdI al decreto Caivano, è stata introdotta la norma contenuta nell’art 10 bis che prevede la possibilità di deroga, nei comuni montani anche della Regione Abruzzo, al numero minimo di alunni per classe. Un provvedimento sul quale il Partito Democratico ha votato contro“.

È quanto affermano i parlamentari abruzzesi di Fratelli d’Italia, Etelwardo Sigismondi, Guido Liris e Guerino Testa, in merito al caso delle paventate pluriclassi che, da settembre di quest’anno, dovrebbero interessare i comuni di Caramanico Terme e Castelvecchio Subequo, dove in questi giorni il mondo della scuola tutto, insieme ai cittadini, si è mobilitato in difesa si un servizio scolastico efficiente e di qualità anche nelle aree più interne e montane dell’Abruzzo, cioè quelle a più rischio di spopolamento.

I parlamentari di Fdi difendono, però, la misura del governo che “permetterà – scrivono – per il prossimo anno scolastico 2024-2025, di superare il tema del dimensionamento delle classi che preoccupa famiglie e sindaci. In queste ore siamo in contatto con i sindaci e con il dott. Nardocci dell’Ufficio scolastico regionale, che ringraziamo per la disponibilità che sta dimostrando nel trovare soluzioni condivise dal territorio, al fine di garantire la formazione curricolare diversificata per classi e allo stesso tempo la socializzazione degli alunni“, concludono Sigismondi, Liris e Testa.

È previsto infatti per oggi, sul tema, un incontro tra l’assessore regionale all’Istruzione Roberto Santangelo e il direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale Massimiliano Nardocci.