18 Aprile 2024 - 12:07:15
di Martina Colabianchi
Digitalizzazione del patrimonio storico, artistico e architettonico aquilano e abruzzese come strategia di tutela, valorizzazione e fruizione condivisa del patrimonio artistico. Questo il tema al centro della giornata di studi dal titolo “Confluenze digitali” in svolgimento oggi, 18 aprile, all’aula magna del Dipartimento di Scienze Umane dell’Università dell’Aquila.
La giornata ha preso avvio dalla presentazione del progetto pilota che la docente UnivAQ Cristiana Pasqualetti sta portando avanti da tempo insieme alla biblioteca Hertziana di Roma e il Max-Planck Institute for Art History con l’obiettivo di favorire la produzione e la pubblicazione di dati aperti e liberamente riusabili secondo i principi FAIR.
“Il nostro interesse nasce ormai da tempo – spiega la professoressa Pasqualetti -. Sicuramente, dopo il terremoto dell’Aquila si è avvertita sempre più forte in questo dipartimento l’esigenza di volgere verso una digitalizzazione del patrimonio storico-artistico e architettonico, almeno per ciò che riguarda i campi di mia competenza. Il nostro progetto specifico, il progetto che io sto seguendo da tempo insieme alla Biblioteca Hertziana di Roma e il Max-Planck Institute for Art History, si occupa di una fonte importante per la storia dell’arte della città dell’Aquila“. Il progetto, infatti, parte dalla digitalizzazione di un testo fortemente significativo per la memoria storica aquilana: “Monumenti storici artistici della città dell’Aquila e suoi contorni” di Angelo Leosini.
La giornata di studi mira a riunire, nel susseguirsi degli incontri, studiose e studiosi, gruppi di ricerca e rappresentanti delle istituzioni e degli enti, come soprintendenze, archivi, biblioteche, musei, attivi o interessati a progetti DH sul patrimonio artistico e architettonico aquilano. Del resto, è proprio Pasqualetti a sottolineare quanto sia importante, per la riuscita del progetto, una proficua collaborazione di natura interdisciplinare.
“In questo gruppo di ricerca, – afferma, sempre riferendosi al suo lavoro – di natura interdisciplinare, convergono diverse competenze che stanno portando alla luce aspetti particolarmente importanti della storia dell’arte e, in generale, della cultura cittadina, ma insieme si preoccupa di fornire uno strumento per la tutela e per la conservazione del patrimonio storico-artistico da affidare, una volta completato, anche all’uso che vorranno farne le istituzioni preposte alla tutela come le soprintendenze e le istituzioni che si occupano della formazione e dell’educazione, dalle scuole alla stessa università“.
“Abbiamo voluto portare il nostro progetto come progetto pilota, – prosegue – insieme ai progetti che le altre istituzioni, enti, associazioni stanno portando avanti sul patrimonio artistico, architettonico dell’Aquila e anche del più ampio territorio aquilano e Abruzzese. Abbiamo voluto farlo per confrontare le esperienze, mettere insieme i punti di forza, evidenziare anche i problemi e come poterli superare insieme: da qui anche il titolo di “Confluenze digitali” che ha voluto anche far ricordo a un’immagine significativa della storia cittadina: un monumento ma anche un’opera di pubblica utilità, che serviva alle donne in passato per svolgere lavori faticosi che in qualche modo venivano soltanto in parte alleviati dal poter condividere la fatica del quotidiano“.
“L’idea è proprio quella di riunirci insieme e di confrontarci anche sui problemi che stiamo affrontando, le sfide che ci attendono in questo campo per cercare di superarle insieme“, ha concluso Cristiana Pasqualetti.