19 Aprile 2024 - 12:18:18
di Redazione
“Più risorse per il ‘superbonus rafforzato’ nei crateri sismici 2009 e 2016 e misure che guardino alle fasce più deboli dei cittadini”.
E’ l’appello al Governo a fare presto e bene del Partito Democratico aquilano che questa mattina ha tenuto una conferenza stampa alla presenza del senatore Michele Fina, del segretario provinciale Francesco Piacente, del segretario cittadino Nello Avellani, del coordinatore dei sindaci del cratere Gianni Anastasio, il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci e i consiglieri comunali Stefano Albano, Stefania Pezzopane e Stefano Palumbo.
Scarse le risorse per i due crateri sismici, denunciano i democratici.
“Bisogna smetterla di criminalizzare le imprese, i cittadini e i condomini che hanno aderito al Superbonus 110, una misura dello Stato peraltro arrivata durante la pandemia e che è servita a dare una svolta all’economia – ha detto Fina – Questa misura andava ovviamente gestita nelle fasi successive. C’è bisogno ora di rispettare un patto tra Stato, cittadini e imprese violato poi con decine di modifiche. Dobbiamo confermare l’idea che lo sconto in fattura e la cessione del credito possano essere strumenti per le fasce più debole che possano quindi accedere alla ristrutturazioni della casa, perché non hanno capienza fiscale e risorse proprie per poterlo fare. Bisogna fare una misura che guardi alle fasce più deboli e che guardi agli edifici di classe energetica più bassa. C’è quindi bisogno di risorse per il Cratere, e anche qui si sta barcollando con tanta incertezza, necessarie per continuare e ultimare il processo di ricostruzione”.
Alle parole di Fina si aggiungono quelle di Avellani, che incalza sottolineando le contraddizioni interne al partito di governo nei suoi diversi piani istituzionali.
“Siamo molto preoccupati perché il super bonus rafforzato è una misura molto utile per concludere i processi di ricostruzione nel cratere 2009 e dare un’accelerata in quello 2016. Il super bonus rafforzato viene introdotto dal Governo Conte, poi il governo Meloni lo smonta una prima volta per poi rimetterlo sul tavolo ma accorciando i tempi di intervento. Qualche settimana fa però di nuovo la destra ci riprova, la misura viene cancellata e poi qualche giorno dopo Liris e Sigismondi, che sono appunto senatori ed esponenti del partito della premier, ci vengono a raccontare che è tutto risolto. In realtà non è risolto nulla perché il plafond di risorse di 400 milioni è assolutamente insufficiente, in particolare per il cratere 2009 dove servirebbero il quadruplo delle risorse che in questo momento sono stanziate tant’è vero che oggi il sindaco Biondi dice che bisogna riaprire un’interlocuzione con il suo stesso governo. Hanno preso una misura, l’hanno smontata e rimontata male per poi fare propaganda sul fatto che quella misura è stata reintrodotta ma poi è lo stesso sindaco dell’Aquila, della stessa filiera di potere del governo, ci dice che quelle risorse sono insufficienti. Bisogna intervenire e farlo subito altrimenti la ricostruzione rischia davvero di fermarsi soprattutto nei piccoli comuni“.