20 Aprile 2024 - 09:27:10
di Martina Colabianchi
Confagricoltura Abruzzo è tornata a lanciare un grido d’allarme per quanto riguarda il ritardo relativo agli interventi economici a sostegno dei danni causati dai violenti attacchi di Peronospora causati dal fungo “Plasmopara Viticola”, a causa delle costanti piogge susseguitesi per quaranta giorni durante la stagione primaverile dello scorso anno.
“Circa un anno fa, infatti, iniziarono le piogge intermittenti che colpirono pesantemente il 67,5% delle coltivazioni provocando la più grande crisi economica del settore vitivinicolo mai subita a memoria d’uomo – afferma Mauro Lovato, vicepresidente di Confagricoltura Abruzzo -. Viticoltori e cantine sociali sono in sofferenza economica e dal prossimo mese saranno nelle condizioni di non poter pagare le spese correnti, l’acquisto del carburante agricolo e dei prodotti fitosanitari, Si passerà al licenziamento del personale, all’impossibilità di affrontare la prossima vendemmia per mancanza di collaboratori ma, cosa ancor più grave, saranno costretti a far ricorso ad indebitamenti bancari ipotecari per ottenere liquidità”.
“Ricordiamo che Confagricoltura Abruzzo sin dal 5 giugno 2023 aveva allertato il presidente Marco Marsilio della crisi economica che stava per colpire il settore vitivinicolo. Successivamente partecipò a riunioni, trasmise proposte e sollecitazioni per affrontare per tempo il problema incipiente. Pur ricevendo conforto ed aiuto dall’ex Consigliere Mauro Febbo, dall’Assessore Mario Quaglieri, dall’Assessore Emanuele Imprudente, dal Sottosegretario Luigi D’Eramo e dal Senatore Sigismondi, artefici di azioni regionali e ministeriali, tutt’ora siamo ancora fermi al palo. Confagricoltura Abruzzo denuncia tutti i ritardi accumulati in 12 mesi e non vuole essere partecipe e indifferente a queste inefficienze”.
Risorse ne sono state stanziate ma, come sottolineato sempre da Confagricoltura Abruzzo, troppo esigue rispetto alle decine di migliaia di aziende colpite dalla catastrofe. Inoltre, oggi i pochi beneficiari del prestito ancora non riuscirebbero a sottoscrivere il contratto di finanziamento con la FIRA, la finanziaria regionale.
“Spiace che in questi giorni al Vinitaly, a parte le passerelle e i “in alto i calici”, il mondo economico e politico ha dimenticato questa immane disgrazia che ha colpito i viticoltori abruzzesi non dando ascolto al nostro grido d’allarme per la mancata produzione regionale del 70% di uva da vino, per i mancati accordi con l’ABI Associazione Bancaria Italiana per bloccare i mutui per 24 mesi, per gli interventi compensativi del fondo di solidarietà nazionale facenti capo al Decreto Legislativo 102/2004“, affondano.
“Al Presidente Regionale Marco Marsilio e al riconfermato Vicepresidente e Assessore agricoltura Emanuele Imprudente faccio appello per affrontare, con decisione, questa situazione. Il tempo è scaduto e siamo pronti a manifestare contro chi fino ad oggi si è dimenticato della materia prima con la quale si produce il nostro vino e che ha fatto sfilare in bella mostra tutti i politici al Vinitaly”, conclude sconsolato il vicepresidente Mauro Lovato.