22 Aprile 2024 - 12:07:08
di Martina Colabianchi
Il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, all’Aquila questa mattina per partecipare allo svolgimento di un percorso di informazione e formazione sui programmi europei Erasmus+, Gioventù e Sport e Corpo Europeo di Solidarietà, dedicato ai giovani delle aree colpite dal sisma.
L’appuntamento, svoltosi nella cornice di Palazzo Margherita, ha visto proprio la partecipazione di quaranta giovani del territorio impegnati in un workshop dal titolo “Costruiamo il futuro. Progettiamo il presente”. Mediante l’ascolto delle loro voci, l’iniziativa mira a incoraggiare la partecipazione delle nuove generazione alla rigenerazione in atto del capoluogo a quindici anni dal sisma, ridando vita ai luoghi dell’aggregazione e della partecipazione giovanile, valorizzando le buone prassi locali e creando momenti di inclusione sociale.
All’evento, promosso e realizzato dall’Agenzia Italiana per la Gioventù e dal Commissario Straordinario del Governo per la riparazione e la ricostruzione del sisma 2016, in collaborazione con la rete nazionale italiana Eurodesk e l’Informagiovani della città dell’Aquila, hanno partecipato anche gli alunni degli istituti scolastici D’Aosta e Colecchi, chiamati ad effettuare un intervento relativo ad un progetto promosso da Informagiovani in vista delle prossime elezioni europee.
“Il senso di questa mattinata è il senso di tutti i giorni che noi vogliamo siano proficui, proprio in previsione del futuro – ha dichiarato Abodi -. Associare giovani e futuro mi sembra naturale, io cerco di anticipare affermando sempre che i giovani sono il presente e non il futuro. Questa città per l’Italia è il simbolo della progettazione del futuro, della ricostruzione di ciò che purtroppo è venuto meno, e non solo, perché la vostra piazza è ad esempio un simbolo della volontà di migliorare a prescindere da ciò che è accaduto nel passato. Adesso vediamo cosa domanderanno i ragazzi, perché queste sono occasioni non tanto per parlare, ma per ascoltare, confrontarci, rispondere“.
“Erasmus + fa parte di un pacchetto di opportunità: offrire opportunità rappresenta per me un elemento distintivo, insieme allo stabilire delle relazioni – prosegue il ministro -. Questo Governo vuole andare incontro ai bisogni, ai sogni, alle preoccupazioni che si manifestano anche con tanto disagio che a livello giovanile lascia il segno e che non bisogna guardare da lontano, ma bisogna osservare da vicino dialogando, parlando e offrendo opportunità. Erasmus è una di queste, insieme ai Corpi civili di pace, al Servizio civile universale, al progetto Reti, agli Spazi civici di comunità: un pacchetto di opportunità che fanno comprendere quanto noi vogliamo infittire la maglia della rete che consente di entrare in relazione con i giovani e il loro futuro“.
Giovani che, negli ultimi anni, hanno sperimentato anche l’isolamento dovuto alla pandemia da Covid 19 che spesso ha accentuato problematiche già presenti.
“La pandemia ha messo un po’ tutti noi di fronte a nuove difficoltà, – dice ancora Abodi – ha fatto venir meno alcune certezze, tutto è diventato un po’ meno programmabile. Noi dobbiamo cercare di contribuire a una maggiore stabilità, una maggiore serenità sapendo che i problemi ci sono. Non siamo nella condizione di dire “risolviamo tutti noi”, ma proviamo a farlo insieme“.
“Nel frattempo che si ricostruiscono le case, è necessario che la comunità sia e rimanga coesa e che possa essere favorita nell’agganciare le sfide della modernità – spiega il commissario straordinario Guido Castelli -. Siamo qui con il ministro Abodi e con l’Agenzia nazionale giovani proprio per dare degli obiettivi sfidanti ai giovani che animano l’Appennino centrale. Noi come struttura commissariale stiamo cercando di formare le condizioni per le quali vivere negli Appennini centrali non debba e non possa essere considerato un limite. I giovani rimanendo all’Aquila possono tranquillamente affrontare il futuro e collocarsi in quelle che sono le grandi sfide del pianeta, questo è il messaggio. Non è indispensabile andare nelle grandi realtà urbane, il futuro è qui e adesso“.
I giovani e gli operatori attivi nell’ambito della gioventù interessati a partecipare possono candidarsi entro il 18 aprile mediante la compilazione del modulo presente alla pagina: