23 Aprile 2024 - 17:37:08
di Martina Colabianchi
Potenziamento della linea ferroviaria Roma-Pescara, più nello specifico il raddoppio della tratta Pescara-Chieti-Interporto d’Abruzzo: questo il tema al centro di una conferenza stampa svoltasi questo pomeriggio all’Auditorium di palazzo Silone, sede degli uffici della Giunta regionale abruzzese.
L’incontro è stato finalizzato ad illustrare le caratteristiche dell’intervento che rappresenterebbe, nel complesso, una vera e propria modernizzazione ed efficientamento dei collegamenti tra Abruzzo e Lazio, prevedendo importanti progetti infrastrutturali e di upgrade tecnologici, migliorando e ampliando l’offerta del servizio ferroviario tra le due regioni e potenziando la rete ferroviaria abruzzese per il trasporto locale e di lunga percorrenza.
Il progetto, il cui costo è stimato complessivamente in 15,9 miliardi di euro, si estende per una lunghezza di circa 16km e prevede un raddoppio della linea in stretto affiancamento all’esistente. Il completamento dell’opera è previsto entro il 2032.
Il potenziamento del collegamento ferroviario Roma-Pescara è articolato nei seguenti lotti:
- Lotto 1: Raddoppio della Pescara Porta Nuova – P.M. San Giovanni Teatino attraverso delle rettifiche puntuali di tracciato;
- Lotto 2: Raddoppio della P.M. San Giovanni Teatino – Chieti con una variante velocizzata di tracciato (variante di San Martino);
- Lotto 3: Chieti – Interporto d’Abruzzo.
Il Global Project nel quale i tre lotti sono inseriti comprende, inoltre, le seguenti tratte:
- Raddoppio Interporto d’Abruzzo – Manoppello;
- Raddoppio Manoppello- Scafa;
- Raddoppio Pratola Peligna – Sulmona;
- Raddoppio Avezzano – Tagliacozzo.
“Dopo aver ultimato e affidato la prima parte del progetto della Roma-Pescara, mi riferisco ai lotti Scafa – Manoppello – Interporto di cui abbiamo aggiudicato i lavori recentemente, il 2 maggio avvieremo la progettazione esecutiva – spiega Vincenzo Macello, Vicedirettore Generale Operation di RFI -. Oggi avviamo il dibattito pubblico sulla Pescara-Interporto. Sono complessivamente quattro lotti, nel corso dell’anno acquisito il parere del Consiglio superiore dei Lavori pubblici, poi con un verbale di intesa tra il Comune di San Giovanni Teatino ed RFI in Regione abbiamo studiato una variante al progetto che prevede un parziale interramento di circa 600 metri presso il comune di San Giovanni Teatino e, adesso, avvieremo il dibattito pubblico che avrà durata di 60 giorni, poi 30 giorni per acquisire il parere del Coordinatore del dibattito pubblico e poi da lì avvieremo l’iter autorizzativo. Questo si ultimerà a gennaio del 2025, dopodiché possiamo partire con la rivisitazione del progetto a valle di quelle che saranno poi tutte le osservazioni che scaturiranno dall’iter autorizzativo per poi andare gara nel 2025 per l’avvio dei lavori propedeutici verso la fine del 2025 e l’avvio effettivo dei lavori nel primo trimestre 2026“.
L’intervento è stato presentato come un’opportunità concreta per contribuire alla valorizzazione del territorio e agli obiettivi di sostenibilità ambientale. Infatti, il progetto potenzia le prestazioni dell’infrastruttura ferroviaria e incrementa la capacità della linea portando ad un aumento dei servizi giornalieri che, per i servizi regionali, passerebbero dai 44 treni al giorno attuali ai 100 treni al giorno.
Inoltre, il progetto favorisce le opportunità di sviluppo dell’intermodalità logistica e, inoltre, incrementa il benessere collettivo attraverso una riqualificazione urbana focalizzata sulla ricucitura viaria e ciclopedonale delle aree attraversate dalla ferrovia.
Presente, tra gli altri, il presidente di Regione Marco Marsilio che ha definito il progetto “un segnale molto importante per lo sviluppo del territorio”. “Si va avanti su una ferrovia fondamentale, la spina dorsale dei collegamenti della nostra regione verso la capitale e che lascia ben sperare per il proseguo“, ha detto alla stampa.
Contestualmente alla conferenza all’interno di palazzo Silone, all’esterno si svolgeva un presidio organizzato dal comitato Comferr.
“Chiediamo chiarezza, operatività e realtà dei fatti – spiega Katia Colalongo, presidente del comitato Comferr -. Noi siamo il risultato di un dibattito pubblico che già si è chiuso, dal quale è uscito fuori il volere dei cittadini che è stato concertato insieme ad RFI, recepito anche con una delibera di Giunta regionale nel 2022 dove si chiedeva di ingegnerizzare la variante plus. Con delibera di Giunta regionale del maggio 2023 si approva il progetto regionale che, ovviamente, devasta territori perché c’è un raddoppio quando, in realtà, con la variante plus si spostava la linea ferroviaria fuori dai centri urbani e andava a collegare proprio l’Interporto Abruzzo che abbiamo a Manoppello. Questi, frutto anche di un patto di un precedente Consiglio comunale nel 1996 dove la Regione e RFI si erano impegnate allo spostamento della linea ferroviaria all’esterno dei centri urbani, perché Manoppello ha ceduto 70 ettari di terreno“.
“Noi ad oggi siamo il risultato di un dibattito pubblico che, in realtà, ha detto di recepire le esigenze del territorio, ma in realtà questo non è accaduto. Quindi, occhio ai futuri dibattiti, e quello che chiediamo alla politica è di ricordarsi dei cittadini che, in merito al progetto, sono tutti contrari. Marsilio lo sa benissimo“, ha concluso.
Il consigliere regionale Pd Antonio Di Marco ha annunciato che i rappresentanti del comitato Comferr saranno ascoltati il 30 aprile nella conferenza dei capigruppo.
“È giusto che la Regione ascolti le istanze dei cittadini e dia risposte anche sui lotti già presentati – dichiara Di Marco -. Dopo il Consiglio regionale di oggi ho partecipato alla conferenza stampa a Palazzo Silone sul potenziamento ferroviario Pescara-Roma. È stato presentato il lavoro relativo alla tratta da Chieti a Manoppello, per cui si avvierà il dibattito pubblico – spiega – . Al contrario, per i Lotti 1 e 2 dall’interporto a Scafa i giochi sembrano già definiti visto che Marsilio ha annunciato la firma del contratto di appalto per il prossimo 2 maggio. Chiederemo spiegazioni dettagliate a proposito di ciò nella Capigruppo il 30 aprile, a cui saranno presenti anche i rappresentanti di RFI. Vogliamo essere vigili sugli sviluppi di una vicenda e dare voce a chi non è stato considerato nella limatura delle importanti criticità dei lotti del progetto, cittadini che chiedevano un confronto per proporre soluzioni percorribili e meno impattanti“.