Marinelli (PD) su Marsilio e antifascismo

26 Aprile 2024 - 13:01:50

Ieri mattina a Taranta Peligna ho partecipato alle celebrazioni del 25
Aprile nel luogo simbolo della Resistenza abruzzese, il Sacrario della
Brigata Maiella, insieme ad ANPI, sindacati, sindaci, tante cittadine e
cittadini, autorità civili e militari. Nessun esponente della giunta
regionale, nessun esponente della maggioranza in consiglio regionale,
nessun dirigente politico del centrodestra regionale.

Il Presidente Mattarella ieri, citando Aldo Moro, ricordava come
“intorno all’antifascismo è possibile e doverosa l’unità popolare, senza
compromettere d’altra parte la varietà e la ricchezza della comunità
nazionale, il pluralismo sociale e politico”.

Alle nostre latitudini, il presidente Marsilio invece ancora ieri
teorizzava la sua incapacità nel definirsi antifascista, in nome della
sua preferenza ad esprimersi in positivo: loro sono “per”, non sono
“contro”. Nell’Abruzzo della Brigata Maiella, della linea Gustav, delle
città distrutte e della guerra casa per casa; nell’Abruzzo dell’eccidio
dei Limmari, nell’Abruzzo delle 359 stragi nazifasciste, il presidente
della Regione non riesce a pronunciare la parola “antifascista”. Loro
sono “per”, non sono “contro”.

Confesso: mi assale un profondo senso di vergogna. Viva la Brigata
Maiella, viva la Liberazione, viva l’Italia antifascista.

Daniele Marinelli, segretario regionale del PD Abruzzo