Fuochi artificiali a Pratola per 15 giorni. Ass.ambientaliste: abbandonare i botti per festeggiare in forme diverse è doveroso per rispettare fauna selvatica e animali d’affezione

02 Maggio 2024 - 14:21:16

A Pratola Peligna fuochi artificiali per quasi 15 giorni. Otto
associazioni scrivono al comune: i botti disturbano fauna selvatica e
animali di affezione e provocano emissioni di sostanze inquinanti, si
può festeggiare in modo diverso.

A 2 km dal parco nazionale della Maiella e Zona di Protezione Speciale
del fiume Sagittario-Aterno: è stata fatta la valutazione di incidenza
ambientale visto che ricerche scientifiche accertano un disturbo fino a
10 km dal punto di sparo?

I fuochi artificiali sono una causa certa di disturbo per la fauna
selvatica, provocano danni agli animali d’affezione come cani e gatti e
disperdono sostanze inquinanti per aria e acqua ma a Pratola Peligna si
programmano botti praticamente per quasi 15 giorni, in alcuni casi più
volte nello stesso giorno, in occasione dei festeggiamenti della Madonna
della Libera e di altre ricorrenze.

Otto associazioni (Stazione Ornitologica Abruzzese, Forum H2O, LIPU,
ALTURA, Salviamo L’Orso, Lega nazionale difesa del Cane, comitati
cittadini per l’ambiente e Gruppo di Intervento Giuridico) hanno inviato
una lettera al comune, alla Regione e al Parco nazionale della Maiella
con allegata una documentazione scientifica per chiedere di utilizzare
forme diverse di festeggiamento come giochi di luce e droni al posto dei
fuochi artificiali, come avviene ormai in tante località.

Recenti ricerche scientifiche, ricordano le associazioni, pubblicate su
prestigiose riviste internazionali, da un lato hanno accertato che i
botti sono responsabili di emissioni importanti di inquinanti, a partire
dalle polveri sottili, e dall’altro hanno dimostrato che l’avifauna
viene disturbata fino a ben 10 km di distanza dal punto di sparo.

Poiché il centro urbano dista solo 2 km dal confine del Parco della
Maiella e 1,6 km da un altro sito protetto a livello comunitario per la
presenza di rara fauna, la Zona di Protezione Speciale “Fiumi Aterno –
Sagittario – Aterno” e considerato che le norme impongono di valutare
gli effetti delle attività antropiche su questi siti anche se svolte
esternamente, le associazioni hanno anche chiesto di conoscere se è
stata svolta la Valutazione di Incidenza Ambientale. Ora siamo anche in
un periodo particolarmente delicato per l’avifauna come quello
riproduttivo.

Le organizzazioni pur riconoscendo la centralità della devozione alla
Madonna della Libera nell’identità culturale e religiosa della
comunità, ritengonl necessario
conciliare questa tradizione con il rispetto per l’ambiente e il
benessere degli
animali.

Un approccio corretto dovrebbe favorire soluzioni e compromessi che
soddisfino le
esigenze di tutti gli abitanti, umani e non umani.