03 Maggio 2024 - 10:33:22
di Redazione
“A partire dal settembre dello scorso anno, avevamo chiesto più volte all’ immaginifico sindaco, di incontrarci per dare un deciso cambio di passo all’azione dell’amministrazione cittadina, individuando una serie di problemi che era necessario affrontare con decisione. Ricostruzione, scuole, progetto case, scuola nazionale della Pa, lavori pubblici. Su tutte queste tematiche, una in particolare avevamo individuato, ovvero la situazione delle aziende municipalizzate. Come tutti ricorderanno Biondi ha svolazzato qui e là evitando il confronto con Forza Italia cercato anche dal suo senatore Liris” .
Sono le dure dichiarazioni di Giorgio De Matteis, vice segretario provinciale di Forza Italia, in uno scenario sempre più di scontro aperto, ormai, con il sindaco Pierluigi Biondi.
“Oggi quei problemi sono ancora tutti sul tappeto e uno in particolare il Centro turistico del Gran Sasso, esempio emblematico della carenza di lucidità e strategia politico amministrativa. Infatti ai problemi già esistenti sul personale, sul bilancio, sulla strategia di sviluppo si è aggiunta la tegola della milionaria spesa per la sostituzione delle funi. Se il Consiglio di stato dovesse confermare la posizione perdente del comune, tra l’esecuzione della gara e il completamento dei lavori passeranno mesi con ulteriori danni a svantaggio del Ctgs, che vedrebbe perduta la prossima stagione invernale”, prosegue.
“La soluzione dell’Ama per il trasporto di eventuali turisti su a Campo Imperatore sarà un ulteriore aggravio di costi se non interverrà la regione. Ci troviamo quindi con una azienda che ai già noti problemi di bilancio della gestione ordinaria, si ritroverà con ulteriori minori entrate legate alla situazione di stallo attuale e a cui si sommano i problemi del personale da mantenere e garantire. E’ lapalissiana l’assoluta assenza di una strategia di sviluppo dell’azienda e dello sviluppo del bacino del Gran Sasso e tutto questo ha delle precise responsabilità. Oggi Pignatelli è il San Sebastiano su cui tutti lanciano frecce, ma Pignatelli non è il solo responsabile, ci sono all’interno dell’azienda figure tecniche che avrebbero dovuto vigilare sugli aspetti tecnici come quelli delle funi così come sul bilancio e il personale, come ci sono responsabilità chiare per la situazione debitoria e i contrasti con i dipendenti. In aggiunta a tutto ciò c’è una precisa responsabilità politica di un assessore totalmente fuori contesto, la Giuliani, che ieri mattina in una riunione con il personale, insieme a Pignatelli, ha dimostrato la sua assoluta difficoltà nel gestire questo come altri problemi attinenti le sue deleghe”, aggiunge.
“Ma la maggiore responsabilità è del nostro eroico sindaco, che in quanto capo dell’amministrazione e della maggioranza, sta dando una immagine di drammatica incapacità nel gestire questa situazione. Nessuna idea è pervenuta sul reale sviluppo dell’azienda e del turismo sul Gran Sasso, su cui è caduto il macigno della delibera regionale, dicembre 2023, che vincolando 34mila ettari a norme ambientali ancor più stringenti mette un cappio al collo del piano d’area di sviluppo del Gran Sasso. Ecco di questo e tanto altro avevamo chiesto a Biondi di parlare. Pur non avendo un assessore di riferimento in giunta o un presidente di commissione, ci interessava un ragionamento sulla città e i suoi problemi: sicurezza, traffico, parcheggi nel centro storico, recupero delle frazioni oltre alle tante altre priorità, che dal Settembre 2023 avevamo individuato e che restano lì appese senza risposte e decisioni. Chissà se il nostro eroe si è accorto che la città gli ha mandato un bel segnale dopo le regionali, il suo partito non è più il primo partito in città, il suo candidato è stato sconfitto e non è stato eletto, il Pd è diventato il primo partito cittadino. Sono segnali, chissà se ne ha percezione, ma d’altra parte si è maggioranza se tutti ne fanno parte integrante nella sostanza ma se ciò non è si parla di una maggioranza non maggioranza? Ah saperlo!”, conclude.