03 Maggio 2024 - 09:25:38
di Redazione
“C’è erba alta ovunque a L’Aquila e non ancora è stato fatto l’affidamento per lo sfalcio ad Asm”.
Lo scrive in una nota il consigliere comunale Paolo Romano, lanciando l’allarme anche sui parchi cittadini.
“Persino i parchi e i giardini pubblici più frequentati della città sono in condizioni pietose: le foto del parco del Sole ne sono un esempio evidente. La problematica però riguarda tutti gli angoli della nostra città, dai quartieri alle frazioni. Anche quest’anno, così come successo nel 2023, l’affidamento dello sfascio dell’erba arriverà a metà maggio. Asm dovrà correre ai ripari e lavorare in fretta, ma con quali priorità? Si tratta di migliaia di mq ripartirti tra città e frazioni e non c’è luogo dove non vi siano segnalazioni dei cittadini dovute all’erba alta”, sottolinea.
Romano sottolinea come “anche questa volta sarà un affidamento di un anno soltanto, vale a dire che anche il 2025 andrà nello stesso modo. Come al solito questa amministrazione non vuole programmare mai nulla”.
“I cittadini chiamano costantemente per denunciare incuria e mancanza di decoro e qualcuno ha cominciato ad attuare un più veloce e sbrigativo fai da te nella pulizia delle tante aree dimenticate dall’Amministrazione nonostante, e voglio ricordarlo, questa città riscuote le tasse comunali di riferimento al massimo consentito dalla legge. Paghiamo per subire disagi – conclude – Sono anni che propongo e spingo per dare la possibilità di concedere un servizio pluriennale dello sfalcio dell’erba alla società partecipata Asm. Tradotto: meno costi per la cittadinanza, maggiore efficienza e ordine nel servizio, più investimenti e crescita per l’azienda. Sono anni che chiedo una programmazione fatta per tempo che permetta tre passaggi di taglio senza portare nessuna zona della città a vivere l’urgenza e che renda trasparente sul sito dell’ente comunale come e quando verranno effettuati gli sfalci nelle zone del nostro territorio, così come avviene per la demuscazione. Chiedo troppo? L’Aquila è un capoluogo di regione che purtroppo continua a lavorare come se fosse un piccolo comune dell’entroterra: è inaccettabile”.