06 Maggio 2024 - 09:40:22
di Redazione
“Nei giorni scorsi alcuni cittadini hanno segnalato che operatori dell’Asm provvedevano al diserbo dei cigli stradali delle vie del centro storico con l’utilizzo di un diserbante chimico, il Taifun Mk Cl, a base di glifosato. Tali operazioni venivano svolte in pieno giorno, senza che fosse stato previsto alcun avvertimento per la popolazione e senza l’adozione di alcuna particolare precauzione, fatta eccezione per l’equipaggiamento dell’operatore addetto alle attività di pulizia, dotato di tuta, casco e mascherina di sicurezza”.
Lo segnala l’associazione Cittadini per il centro storico in una nota, spiegando che “si è riscontrato che il glifosato può essere gravemente dannoso per la salute di persone ed animali se inalato, nonché altamente inquinante per le falde acquifere e pericoloso per la fauna acquatica. Vi sono infatti prescrizioni ministeriali che ne vietano (o comunque limitano a specifiche modalità di uso) l’utilizzo nei centri storici delle città, per evitare che venga in contatto con la popolazione e che finisca nella rete fognaria”.
Per tali ragioni, il 24 aprile scorso l’associazione ha segnalato la modalità di diserbo al servizio di igiene della Asl, e per conoscenza alla stessa Asm e al Comune dell’Aquila, “reputando sussistere un interesse concreto dei cittadini di conoscere le motivazioni e, quindi, le ragioni dell’amministrazione in ordine all’utilizzo di un diserbante chimico nel centro storico e le misure di sicurezza predisposte”.
Nella segnalazione si legge: “Scrivo quale presidente della Associazione Cittadini per il Centro Storico Mi è stato segnalato da alcuni iscritti che la Asm sta utilizzando per le vie del centro storico dell’Aquila un diserbante, il Taifun Mk Cl, a base di glifosato L’operazione è documentata dalle foto che allego, che riprendono anche il contenitore del materiale utilizzato. Dalla lettura della Etichetta ministeriale del Taifun rinvenibile sul sito internet della Società produttrice emerge che l’uso dell’erbicida è consentito nelle ‘aree ed opere civili’ con esclusione delle aree di cui all’art. 15, comma 2, lettera a) del D.Lgs.n. 150/2012 quali parchi, giardini, campi sportivi e aree ricreative, cortili e aree verdi all’interno di plessi scolastici, aree gioco per bambini e aree adiacenti alle strutture sanitarie), sedi ferroviarie, argini di canali, fossi e scoline”.
“Tale norma individua le aree utilizzate dalla popolazione o dai gruppi vulnerabili, come definiti all’articolo 3 del regolamento (CE) n. 1107/2009 e, in ogni caso, i parchi, i giardini, i campi sportivi e le aree ricreative, i cortili e le aree verdi all’interno dei plessi scolastici, le aree gioco per bambini e le aree adiacenti alle strutture sanitarie – aggiunge l’associazione – Tale previsione porterebbe perciò a ritenere che il Taifun non sia utilizzabile nelle vie dei centri abitati sia perché “aree utilizzate dalla popolazione, sia perché frequentate dai gruppi vulnerabili che ai sensi dell’art. 3 del Regolamento CEE n. 1107/2009 comprendono le persone che necessitano di un’attenzione particolare nel quadro della valutazione degli effetti acuti o cronici dei prodotti fitosanitari sulla salute e segnatamente le donne incinte e in allattamento, i nascituri, i neonati e i bambini, gli anziani, i lavoratori e i residenti fortemente esposti ai pesticidi sul lungo periodo, tutte categorie di persone presenti nei centri abitati. Quanto sopra trova riscontro nella recente inchiesta dell’EFSA del 2023 sull’utilizzo del glifosato in agricoltura, il cui esito è stato quello di classificare detta sostanza come moderatamente pericolosa per la salute umana (classe di tossicità EPA toxicity II)“.
“Specificamente, gli studi sopra evidenziati hanno sottolineato che il pericolo maggiore è conseguente alla inalazione della sostanza quando cosparsa con macchine per aerosol – sottolinea ancora l’associazione – Proprio per quanto su detto, le foto che allego alla presente mostrano come l’operatore dell’Asm sia (giustamente) dotato di protezione per evitare l’inalazione della glifosato. Tuttavia, alcuna raccomandazione di evitare di uscire e di tenere chiuse le finestre di casa durante il trattamento è stata fatta alla popolazione, esposta quindi al rischio di inalare una sostanza sicuramente dannosa, irritante e, secondo alcuni studi, addirittura cancerogena. A ciò si aggiunga (e l’informazione è reperibile dalla stessa etichetta del prodotto) che il glifosato è altamente inquinante per le falde acquifere e mostra un elevato grado di tossicità per le specie acquatiche”.
“Per tali ragioni la stessa società produttrice del Taifun raccomanda di non contaminare l’acqua con il prodotto e, quindi, ed evitare che penetri in corsi d’acqua, fognature, seminterrati – prosegue – Sempre dalle immagini che si mostrano con la presente segnalazione, è evidente che il prodotto nebulizzato sui cespugli, soprattutto in caso di pioggia, finirà immediatamente nel sistema fognario. Sembrerebbe, pertanto, che l’utilizzo del prodotto sia avvenuto in contrasto con le stesse indicazioni e precauzioni fornite dalla società produttrice”.
“Ciò senza voler considerare che lo spargimento in modo indifferenziato di un diserbante destinato alle colture agricole appare comunque una misura sproporzionata per le vie del centro storico in cui la presenza delle piante infestanti è del tutto occasionale e la loro eliminazione può essere fatta manualmente. Ho ricevuto pertanto mandato di chiedere a codesto Ufficio di verificare se l’uso del diserbante Taifun nelle strade cittadine sia consentito dalla normativa vigente e, in caso negativo, di assumere le misure di sua competenza”, conclude l’associazione.