07 Maggio 2024 - 17:02:57
di Martina Colabianchi
Importanti investimenti, sia dal punto di vista del personale che dal punto di vista strumentale: questo starebbe dietro alle ingenti perdite registrate nei bilanci della Asl 1, pari a -46.115.868,00 euro, che sommate alle perdite delle altre Asl regionali fanno in tutto 122 milioni di euro.
Ieri la denuncia del consigliere regionale del Partito Democratico, Sandro Mariani, che aveva chiesto che l’assessore alla Salute Nicoletta Verì e il presidente di Regione Marco Marsilio riferissero in V Commissione sulla precaria situazione economico-finanziaria della gestione sanitaria abruzzese.
“La perdita è legata a due elementi oggettivi – ha detto oggi a LaQtv Ferdinando Romano, manager della Asl 1 -: gli importanti investimenti che sta facendo la Asl 1 sull’edilizia sanitaria e l’imponente reclutamento di personale che ha fatto la Asl. La Asl, talaltro, sta anche negoziando dei finanziamenti da parte della Regione sensibilmente diversi dal passato. Abbiamo aumentato di circa 1600 unità il personale, tra stabilizzazioni e reclutamenti. Abbiamo fatto 43 primariati in due anni, un record nazionale. Stiamo facendo i bagni in tutte le stanze di degenza all’ospedale di Avezzano, stiamo rifacendo la mensa all’ospedale dell’Aquila che sta ancora nei container. Stiamo facendo tutta una serie di cose disperse all’interno del territorio della provincia per poter dare una risposta qualificata ai pazienti. Stiamo rinnovando anche il parco tecnologico con i fondi PNRR. Tutti investimenti che vengono fatti per i cittadini e per i pazienti“.
“È chiaro che si potrebbe pensare a contenere i costi e a non erogare servizi, ma noi abbiamo riflettuto in modo diverso. Abbiamo cercato di bilanciare da una parte recuperando risorse qualificando acquisizione di beni e servizi, dall’altro andare a fare fortissimi investimenti per la popolazione, investimenti che sono strutturati, strumentali e di personale. Su questo, credo, siamo più avanti rispetto non solo ad altre Asl di questa regione, ma rispetto a moltissime Asl nazionali“, ha concluso Romano.
Sulla vicenda si è espresso oggi anche il consigliere regionale Pd Pierpaolo Pietrucci che, rincarando la dose, ha parlato di “una scelta voluta: colpire la sanità pubblica e contemporaneamente aiutare quella privata“.
A ridimensionare la gravità dei dati diffusi ieri, e a rispondere agli attacchi dell’opposizione, è stato anche lo stesso assessore alla Salute Nicoletta Verì che, negando in una nota il rischio di commissariamento, ha parlato di cifre che in realtà non offrirebbero un quadro completo in quanto ometterebbero di considerare i risultati positivi della Gestione Sanitaria Accentrata regionale. Le difficoltà finanziarie, inoltre, sarebbero imputabili non solo all’amministrazione regionale corrente, bensì a problemi storici e strutturali che affliggono il sistema sanitario regionale da molti anni.
“Inoltre, – ha proseguito- contrariamente a quanto affermato dall’opposizione, abbiamo investito significativamente in infrastrutture sanitarie, tecnologia all’avanguardia e nel potenziamento del personale, proprio per migliorare la qualità e l’efficienza del servizio offerto ai cittadini abruzzesi. Questi investimenti sono essenziali per correggere le inefficienze ereditate e per garantire una sanità pubblica di qualità, senza chiudere alcun plesso sanitario. Riguardo alle affermazioni sulle risorse del PNRR, – ha rimarcato – è cruciale comprendere che queste sono state allocate con il preciso intento di rafforzare il sistema sanitario regionale in risposta alla pandemia e per prepararsi meglio ad eventuali future emergenze sanitarie. L’utilizzo di queste risorse è stato pianificato con attenzione e trasparenza, mirando a sostenere la sanità pubblica ed a integrare servizi essenziali, per garantire la continuità e l’accessibilità delle cure. Per quanto riguarda, poi, il loro avanzamento, siamo perfettamente allineati con i target previsti“.
“Anche la cosiddetta “mobilità passiva” – ha detto – è un fenomeno che stiamo affrontando con strategie mirate, inclusa la valorizzazione della medicina territoriale e la riduzione delle liste d’attesa, per incentivare i cittadini a usufruire dei servizi all’interno della nostra regione. L’obiettivo è migliorare l’efficienza del sistema per ridurre le disparità di accesso alle cure. Le critiche relative al presunto favoritismo verso la sanità privata sono infondate e non rispecchiano gli sforzi compiuti da questa amministrazione per garantire un equilibrio tra pubblico e privato, nell’interesse prioritario della salute dei cittadini“.
“Infine, – ha concluso l’assessore Verì- l’accusa che le politiche adottate siano dirette a colpire i cittadini economicamente più deboli è completamente priva di fondamento. La nostra politica sanitaria, invece, mira a garantire l’accesso universale alle cure, indipendentemente dalla condizione economica. In sostanza, la nostra amministrazione rimane fermamente impegnata a difendere e a migliorare la salute di tutti gli abruzzesi, gestendo le risorse con responsabilità e con l’obiettivo primario di superare le sfide ereditate e di costruire un sistema sanitario sostenibile e inclusivo“.