07 Maggio 2024 - 11:17:17
di Redazione
“Com’era tristemente prevedibile, i nodi sono venuti al pettine e le cifre impietose inchiodano la destra abruzzese alle sue responsabilità per la pessima gestione sanitaria di questi anni. L’abbiamo denunciata più volte criticando la situazione drammatica della ASL1. Ma i dati di Bilancio di tutte le Aziende sanitarie, superano purtroppo le peggiori previsioni: un debito di 122 milioni di euro è una mannaia sul diritto alla salute dei cittadini abruzzesi. E naturalmente il buco della ASL1 è il più grave di tutti”.
Lo scrive in una nota il consigliere regionale del Partito Democratico Pierpaolo Pietrucci.
“Il tentativo imbarazzato e maldestro di giustificare questa situazione, come fa il consigliere Verrecchia con una penosa difesa d’ufficio, in realtà getta sale sulle ferite – aggiunge – Il debito accumulato in questi anni non solo non è generato da investimenti tecnologici, infrastrutturali o sul personale, ma è solo frutto di insipienza o peggio di una volontà politica di colpire la sanità pubblica. È sotto gli occhi di tutti il peggioramento di ogni servizio: la mobilità passiva (oltre 100 milioni pagati alle Regioni dove gli abruzzesi vanno a curarsi), le infinite liste d’attesa, la carenza di personale medico, infermieristico e amministrativo, l’assenza della medicina territoriale (che dopo il Covid sembrava il primo obiettivo da perseguire), i costi crescenti delle prestazioni, il dato agghiacciante di un terzo dei cittadini che per mancanza di soldi rinuncia a curarsi”.
“Tutto questo avviene nonostante le enormi risorse messe a disposizione dal PNRR dopo la pandemia e in una condizione di Bilancio che il centrosinistra aveva risanato uscendo dal precedente commissariamento – precisa Pietrucci – Ma forse si tratta proprio di una scelta voluta: colpire la sanità pubblica e contemporaneamente aiutare quella privata (al CUP dell’Ospedale lo suggeriscono con una sincerità imbarazzante) è esattamente quello che la destra vuole: a livello locale e nazionale. Cioè fare gli interessi dei più ricchi a danno dei cittadini più poveri”.
“Sarà giusto che Marsilio e Verì rendano conto di questo risultato imbarazzante e grave: perché un Commissariamento della Sanità sarebbe un colpo all’intera economia abruzzese e costringerebbe la Regione a ingessare il Bilancio riducendo la capacità di spesa sempre sulle spalle dei cittadini. Il centrosinistra continuerà a fare della difesa della salute degli abruzzesi il suo primo impegno”, conclude.