Marinelli (PD) su debiti Asl abruzzesi
07 Maggio 2024 - 17:32:37
Le quattro Asl abruzzesi hanno debiti per oltre 122 milioni di euro, a
fronte di un’offerta di servizi a
dir poco scadente. Vedremo se sarà scongiurato il rischio
pericolosissimo di un nuovo
commissariamento, come sostiene Verì, che finge di non vedere il buco
clamoroso che è maturato
nella gestione delle quattro aziende sanitarie.
Nel dettaglio, al 31 dicembre scorso la Asl 1 (L’Aquila e provincia)
aveva un debito di oltre 46
milioni, la Asl 2 (Chieti e provincia) presentava un passivo che
sfiorava i 42 milioni, la Asl 3
(Pescara e provincia) denunciava un bilancio in rosso per 26,6 milioni
mentre la Asl 4 (Teramo e
provincia) aveva sforato “soltanto” di 7 milioni e mezzo.
Numeri da brividi, frutti amari della gestione disinvolta del presidente
Marsilio e dell’assessore Verì
che, sebbene non rieletta in Consiglio regionale, è stata “premiata” con
la riconferma alla guida
della sanità. Come dire: bocciata dai cittadini ma ripescata dal
Presidente per gli “ottimi” risultati
della sua gestione, ovvero liste di attesa infinite, pazienti in fuga
verso altre regioni e personale
sanitario stremato.
Ed è proprio questo l’aspetto più grave: a questo disastro finanziario
corrisponde il disastro sanitario
che i cittadini ogni giorno vivono sulla propria pelle, costretti ad
andare fuori regione, a curarsi in
strutture private (quando se lo possono permettere) o a rinunciare alle
cure. Senza essere nemmeno
sfiorata dal minimo senso della vergogna, l’assessore alla Sanità dopo 5
anni ha ancora il coraggio
di attribuire responsabilità a quelli che c’erano prima.
Quanti anni vogliono governare prima che il disastro della sanità
pubblica regionale cominci a
essere colpa loro? Quand’è che Marsilio e Verì riprenderanno finalmente
contatto con la realtà?
fronte di un’offerta di servizi a
dir poco scadente. Vedremo se sarà scongiurato il rischio
pericolosissimo di un nuovo
commissariamento, come sostiene Verì, che finge di non vedere il buco
clamoroso che è maturato
nella gestione delle quattro aziende sanitarie.
Nel dettaglio, al 31 dicembre scorso la Asl 1 (L’Aquila e provincia)
aveva un debito di oltre 46
milioni, la Asl 2 (Chieti e provincia) presentava un passivo che
sfiorava i 42 milioni, la Asl 3
(Pescara e provincia) denunciava un bilancio in rosso per 26,6 milioni
mentre la Asl 4 (Teramo e
provincia) aveva sforato “soltanto” di 7 milioni e mezzo.
Numeri da brividi, frutti amari della gestione disinvolta del presidente
Marsilio e dell’assessore Verì
che, sebbene non rieletta in Consiglio regionale, è stata “premiata” con
la riconferma alla guida
della sanità. Come dire: bocciata dai cittadini ma ripescata dal
Presidente per gli “ottimi” risultati
della sua gestione, ovvero liste di attesa infinite, pazienti in fuga
verso altre regioni e personale
sanitario stremato.
Ed è proprio questo l’aspetto più grave: a questo disastro finanziario
corrisponde il disastro sanitario
che i cittadini ogni giorno vivono sulla propria pelle, costretti ad
andare fuori regione, a curarsi in
strutture private (quando se lo possono permettere) o a rinunciare alle
cure. Senza essere nemmeno
sfiorata dal minimo senso della vergogna, l’assessore alla Sanità dopo 5
anni ha ancora il coraggio
di attribuire responsabilità a quelli che c’erano prima.
Quanti anni vogliono governare prima che il disastro della sanità
pubblica regionale cominci a
essere colpa loro? Quand’è che Marsilio e Verì riprenderanno finalmente
contatto con la realtà?