PROGETTO M.I.S.C.H.I.O. A FONTECCHIO: "COSA CI RACCONTI?", AL VIA LABORATORIO INTERGENERAZIONALE DELLE ARTISTE REISCHER E FRASCA

08 Maggio 2024 - 12:51:13

PROGETTO M.I.S.C.H.I.O. A FONTECCHIO: “COSA CI RACCONTI?”,
AL VIA LABORATORIO INTERGENERAZIONALE DELLE ARTISTE REISCHER E FRASCA

L’AQUILA – “Cosa ci racconti?”, ovvero un laboratorio
intergenerazionale e creativo, che prende spunto dalle storie, leggende
e tradizioni di Fontecchio, piccolo paese in provincia dell’Aquila che
sta ultimando la ricostruzione post-sisma 2009, fatte emergere
attraverso gli sguardi e la memoria, collettiva e individuale dei
partecipanti, con l’obiettivo di realizzare originali cartelli
informativi turistici, creati appositamente durante il laboratorio,
muniti di qr code e collocati nei vicoli del centro storico per
raccontare episodi della vita di tutti i giorni passati e presenti.

Questo il nuovo appuntamento del progetto M.i.s.c.h.i.o. (Memory
intercultural social collective heritage intergenerational opportunity),
avviato a marzo e che terminerà a giugno 2025, a cura delle
associazioni Harp e Sari Sari, realizzato nell’ambito del progetto The
Care (Civil actors for rights and empowerment), cofinanziato
dall’Unione Europea, promosso dalla fondazione Realizza il cambiamento
e ActionAid international Italia ets. Il laboratorio sarà scandito
suddiviso in cinque appuntamenti, ed è stato pensato e sarà condotto
dalle artiste Martina Riescher e Debora Frasca, entrambe neo residenti a
Fontecchio ed impegnate in progetti di arte comunitaria sul territorio.

Il primo incontro, di presentazione del laboratorio “Cosa ci racconti?”,
ci sarà venerdì 10 maggio alle 18.30 presso biblioteca comunale, a
seguire i laboratori si terranno, sempre a partire dalla biblioteca, nei
weekend dell’ 11 e 12 maggio dalle ore 16:00 alle 18:30 (“La cosa più
bella di Fontecchio?”), del 24 e 25 maggio, dalle ore 16:00 alle 18:30
(“Quali sono i suoni di Fontecchio oggi e quali non ci sono più?”), del
28 e 29 maggio, dalle ore 16:00 alle 18:30 (“Ci racconti un personaggio
vero o leggendario del paese per te rappresentativo?”), dell’8 e 9
giugno, dalle ore 16:00 alle 18:30 (“Quali sono le tradizioni antiche?
Quali sono state mantenute? E quelle nuove?”), del 18 e 19 giugno dalle
ore 16:00 alle 18:30 (“Cosa c’è oggi a Fontecchio? Come la vorresti?”).

Le cinque “puntate” saranno incentrate su domande che mirano a scoprire
il rapporto degli abitanti con il patrimonio culturale materiale ed
immateriale del loro paese. Per “rispondere” alle domande, i
partecipanti potranno scegliere liberamente di spaziare tra mezzi e
materiali diversi, ma propri dell’arte, partendo dal classico disegno,
passando alla fotografia fino ad arrivare al video, al suono e alla
performance.

Le due artiste spiegano: “Noi siamo solo le facilitatrici perché siamo
qui da poco tempo. Siamo contente di avere, con questo laboratorio, la
possibilità di conoscere meglio Fontecchio attraverso gli sguardi e le
emozioni dei suoi abitanti per scoprire la vera anima di questo paese,
perché sono loro i protagonisti. In questo laboratorio ognuno si può
raccontare e azionare al fine di creare e regalare alla splendida
cittadina di Fontecchio una nuova narrativa condivisa, attingendo alle
esperienze più variegate”,

Il laboratorio prenderà spunto anche dalle suggestioni e indicazioni
emerse durante la passeggiata patrimoniale guidata da Valeria Pica,
presidente di Harp, domenica 5 maggio.

Martina Riescher, tedesca, è stata nel 2021 la prima artista in
residenza a Fossa in occasione del progetto “Riabitare con l’arte”, e
ora vive stabilmente a Fontecchio. Crede nelle iniziative artistiche
comunitarie come catalizzatore del cambiamento sociale e ambientale. Per
le sue azioni utilizza spazi pubblici e li restituisce alle comunità
con le quali lavora. In azioni performative-partecipative i/le
partecipanti riflettono sui danni e sulla perdita del patrimonio
culturale e naturale e sul modo in cui questo fenomeno influenza la
salute, la coesione sociale e il senso di appartenenza negli individui e
nelle comunità. La sua pratica sociale si basa su un dialogo
intergenerazionale e transculturale attorno a valori, conoscenze ed
esperienze condivise per sostenere il processo verso una società
diversificata e inclusiva, concentrandosi sull’empowerment delle
generazioni più giovani. Ha sviluppato una vasta esperienza nella
progettazione e realizzazione di laboratori artistici e culturali, in
particolare in contesti marginali per immaginare insieme in modo
creativo un senso di appartenenza collettiva. Attualmente lavora alla
serie di performances partecipative “the power of dust”. Gli
obiettivi sono la sensibilizzazione per il cambio climatico dovuto alle
emissioni di CO2 e proporre le nuvole come patrimonio naturale
dell’umanità. L’iniziativa è stata proposta in eventi
internazionali, tra i quali la Biennale di Venezia e il Slam Graff
Festival IV in Senegal e ben due volte a Fontecchio, nel 2022 in
concomitanza con l’evento “Performative 02” organizzato dal MAXXI
L’Aquila e nel 2023 nell’ambito del progetto “Castelli di memorie”
ideato dai Solisti Aquilani e in collaborazione con il clavicembalista
Ettore Maria del Romano e l’artista Debora Frasca.

Debora Frasca è un’artista multidisciplinare, usa diversi medium tra
cui scrittura, disegno, fotografia e installazione. Le sue opere hanno
un focus introspettivo e personale, investigando la sfera emozionale e
quella del femminile. La sua creatività è basata sulla sperimentazione
continua e la ricerca di modi e materiali da unire in tutte le forme
possibili. In questo momento si sta formando in attività che
comprendono anche il corpo, come teatro e danza, infatti il corpo è
stato da sempre materia di studio . Negli anni si è specializzata nella
conduzione di laboratori per bambini e non, unendo gioco, arte,
creatività. Nel 2021 si è trasferita a Fontecchio con il suo
collettivo artistico e ha fondatp il progetto “Le Officine” in
collaborazione con altri artisti nazionali e internazionali, assumendo
successivamente il ruolo di presidente dell’associazione, ponendo come
obiettivo il lavoro con la comunità attraverso l’arte e la creatività
verso gli aspetti sociali.

Altri appuntamenti di M.i.s.c.h.i.o. che scandiranno i prossimi mesi
saranno un Consiglio comunale dei ragazzi per formare le nuove
generazioni alla cittadinanza attiva, ulteriori laboratori che vedranno
protagonisti i residenti e non, e i tanti neo abitanti arrivati da più
parti del mondo, come quelli in particolare di cucina internazionale.

Il progetto The Care mira a promuovere, proteggere e far rispettare i
Diritti e i Valori dell’Unione Europea con un approccio fondato sulla
partecipazione dei/delle portatori/trici di diritti e sull’empowerment
degli/delle stessi/e nel rivendicare i propri diritti. Il progetto
coinvolge 70 realtà attive in tutta Italia, creando così una rete del
cambiamento in grado di ascoltare e rispondere ai bisogni specifici e
concreti di ogni territorio e comunità.