09 Maggio 2024 - 11:32:45
di Martina Colabianchi
È previsto per oggi pomeriggio un incontro tra la Cgil dell’Aquila con proprietà e amministratore unico del Centro turistico del Gran Sasso per dirimere, o almeno provarci, la complessa situazione che interessa i lavoratori della partecipata del Comune che rischiano, dato lo stop della funivia per consentire la sostituzione delle quattro funi, di trovarsi in seria difficoltà.
Non sono stati forniti, infatti, tempi certi sulla conclusione dei lavori, che saranno per forza di cose complessi e delicati, e a cui è stata accorpata anche la revisione generale della funivia prevista per il 2028.
La Cgil si è riunita, questa mattina, in un’assemblea propedeutica all’incontro di questo pomeriggio, in cui è stato fatto il punto della situazione e sono state messe insieme relative proposte di soluzione.
“I posti di lavoro sono la principale criticità di questa situazione – afferma Domenico Fontana di Cgil L’Aquila -. Il piano che ci era stato presentato la volta scorsa è quasi una presa in giro, due paginette in cui l’unica risorsa messa in campo è l’ammortizzatore sociale, talaltro incerto essendo un fondo di solidarietà di cui non conosciamo la capienza. Non sappiamo, quindi, per quanti mesi possa sostenere i lavoratori“.
“Non c’è stata, nonostante tempo ce ne fosse in quanto la chiusura della funivia era consapevolezza di tutti da almeno dicembre, nessuna ricognizione sui bisogni delle altre aziende partecipate dove almeno poter ricollocare temporaneamente questo personale che, ricordo, tra tempi determinati e tempi indeterminati rappresentano una forza lavoro di 40 persone. Forza lavoro qualificata, che consente il servizio da trent’anni e che oggi viene trattata in modo indegno. Gli unici a pagare il prezzo di questa surreale condizione che ci siamo trovati saranno i lavoratori del Centro turistico“, conclude Fontana.