20 Maggio 2024 - 11:21:24
di Redazione
“Se vuole essere coerente con gli obiettivi di decarbonizzazione dell’economia il Governo cancelli subito la Linea Adriatica della Snam e gli altri progetti basati sui combustibili fossili”.
E’ quanto hanno chiesto ai dirigenti del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica i Comitati cittadini per l’ambiente di Sulmona che da oltre sedici anni si battono contro il progetto della multinazionale del settore fossile.
Con striscioni e cartelli gli ambientalisti si sono spostati, con la loro protesta nella capitale: nel corso della manifestazione, svoltasi sabato scorso davanti alla sede del ministero, una delegazione di ambientalisti è stata ricevuta dal vice capo di gabinetto Fabio Tancredi.
Della delegazione ha fatto parte anche Mario Pizzola il quale, in rappresentanza dei comitati che in tutta Italia si oppongono al mega gasdotto e alla centrale di compressione di Sulmona, ha detto che “il progetto Linea Adriatica va annullato. Oggi non ha alcun senso costruire nuove infrastrutture metanifere perché i consumi di gas sono crollati, non solo in Italia, ma in tutta Europa. Poteva essere utile 20 anni fa, quando esso è stato concepito, perché si riteneva che i consumi dovessero continuare a crescere. Ma la realtà ha smentito queste previsioni. All’epoca, peraltro, non si aveva la piena consapevolezza della capacità fortemente climalterante del metano. La Linea Adriatica, di fatto accantonata, è stata riesumata e ritenuta ‘strategica’ in conseguenza della guerra in Ucraina e della rinuncia al gas russo. Ma è accaduto esattamente il contrario. Proprio la guerra in Ucraina ha accelerato lo sviluppo delle energie rinnovabili e la necessità di abbandonare le fonti fossili, gas in primo luogo: lo ha riconosciuto la stessa Commissaria europea All’Energia, Kadri Simson, nei giorni scorsi”.